Page 98 - IL TASSELLO MANCANTE
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Quando Sandra arrivò, la fece accomodare nel suo ufficio e la
mise al corrente di tutto. I due si ritrovarono a guardarsi in viso
l’un l’altro, increduli.
Alla fine Sandra concordò:
“Hai proprio ragione Luigi. Tutto questo non ha senso. Capisco
che Laura possa aver tentato di nascondere la verità… di non
voler confessare l’omicidio di Antonio… Ma perché? Sapeva bene
che dopo di lei avremmo interrogato anche Renato e la verità
sarebbe venuta subito a galla.”
“E’ un vero rompicapo… Non poteva certo immaginare che
Renato sarebbe fuggito… che non avrebbe potuto accusarla…”
disse pensieroso il commissario, seduto alla scrivania,
sorreggendosi la fronte con la mano!”
“A meno che… a meno che… Ascoltami Luigi. Forse quello che
sto per dirti è azzardato. Ma se per caso, invece, Laura avesse
saputo dell’imminente fuga di Renato?... Se ne fosse stata a
conoscenza?... Questo spiegherebbe il suo tentativo di
nasconderci la verità, sicura di non essere smentita e di
cavarsela a buon mercato.”
“Ma è surreale… Come potrebbe essere?”
“Vedi… in questa storia abbiamo veramente visto di tutto. E
soprattutto abbiamo constatato come la bramosia di denaro sia
riuscita a far compiere le azioni più ignobili. Non ti sembra
strano che Renato, che si trovava chiuso in una stanza che non
aveva mai visto, potesse sapere che la finestra là in alto era
priva di sbarre… che sarebbe stato sufficiente rompere un vetro
per aprirla, scendere in un’intercapedine nascosta alla vista e poi
fuggire indisturbato?”
“Dannazione… vorresti dire che potrebbe aver corrotto anche il
custode?”
“E perché no… Naturalmente, in pieno accordo con Laura, che
ormai, con quella Carta di Credito in mano, poteva disporre di
un sacco di soldi.”
“Senti… a questo punto, non so davvero più cosa pensare…
Faccio prelevare Laura e proseguiamo l’interrogatorio… vediamo
cosa ne esce. Vieni, assisti anche tu.”
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