Page 92 - IL TASSELLO  MANCANTE
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     “Quindi  Antonio  dopo  aver  tentato  di  simulare  con  tanto
            impegno  il  proprio  omicidio,  era  riuscito  a  farsi  uccidere
            veramente, in casa di Renato, che non ha esitato a far fuori un
            suo  amico  pur  di  arricchirsi!”  esclamò  il  commissario.  Poi,
            rivolgendosi a Sandra, aggiunse:
            “Davvero  una  bella  coppia,  Antonio  e  Renato…  due  degni
            compari,  onesti  e  affidabili…  Ma  il  primo  ha  già  avuto  la  sua
            punizione… e adesso toccherà al secondo.”
            Chiamò due poliziotti e disse loro:
            “Recatevi  subito  a  questo  indirizzo…  E’  l’abitazione  di  Renato
            Rei… portate con voi anche il medico legale. Là dentro troverete
            il cadavere di Antonio De Leo. Eseguite tutti gli accertamenti e i
            rilievi del caso, poi disponete la rimozione del corpo.”
            “Era quasi tutto come avevi ipotizzato, caro Luigi” disse a quel
            punto Sandra “solo non eri arrivato a pensare che la bramosia di
            denaro di quel Renato potesse arrivare a tanto… “
            Il commissario si rivolse a Laura:
            “Vero… non ci ero arrivato… nonostante ne abbia viste di tutti i
            colori,  stento  sempre  a  credere  nei  crimini  così  efferati!”  poi,
            rivolgendosi  a  Laura  “Adesso  vada  avanti…  mentre  seguivate
            quel  sentiero  per  raggiungere  l’imbarcazione  sembrava  che  a
            tratti  camminaste  addirittura  mano  nella  mano…  come  lo
            spiega?”
            “Semplice…  Lui  mi  minacciava  con  la  pistola  in  pugno.  E  io
            cercavo di fingere di stare al gioco per tenerlo buono e non essere
            uccisa a mia volta. Per me, in fondo, era cambiato ben poco.”
            “E già… con le minacce di morte lei è passata da un criminale
            all’altro…  ma  finalmente  questa  brutta  storia  sta  per  finire.
            Roberto è già tornato a casa, e quando saprà che lei non voleva
            lasciarlo e che è pronta a tornare da lui, non starà più nella pelle
            dalla gioia… Ci scusi, non possiamo rilasciarla subito… Sono le
            procedure,  purtroppo  abbiamo  i  nostri  tempi  e  dobbiamo
            terminare gli interrogatori… ma non si preoccupi, cercheremo di
            sbrigarci  al  più  presto.  E  ovviamente,  disporremo  perché  lei  e
            Roberto possiate finalmente incontrarvi al più presto!”
            Poi si rivolse al custode:
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