Page 87 - IL TASSELLO MANCANTE
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Quando entrò in ufficio il suo collaboratore, che lo attendeva da
un pezzo con un foglio da firmare, guardò istintivamente
l’orologio… mai lo aveva visto arrivare così tardi.
“Avrà forato una gomma…” pensò.
Anche Roberto stava per iniziare la sua giornata, ma con
tutt’altro spirito. Dopo una buona dormita, finalmente di nuovo
nel suo letto, si concesse una bella doccia e si recò in cucina… era
affamato. Aprì il frigorifero, ma constatò con dispiacere che era
rimasto ben poco… e tra l’altro quel poco era meglio non
mangiarlo. Latte, robiola, ricotta, prosciutto… tutto scaduto! E il
‘profumo’ che arrivava al suo naso non era dei più invitanti.
“Bene, mi tocca!” rimuginò.
Prese un sacchetto della spazzatura e lo riempì con tutti gli
avanzi. Poi predispose il frigo per la sbrinatura, pulì l’interno
con uno spray e lasciò la porta aperta.
Decise quindi di uscire per fare un po’ di provviste e alcune
commissioni urgenti. Provò a passare davanti al negozio di
nautica del suo amico Mario, che era appena tornato da quella
famosa crociera ed era impegnato a sistemare le vetrine per la
riapertura:
“Lascia un po’ tutto lì, che ti offro un caffè. Sto andando al bar a
fare colazione, vieni che ho da raccontartene delle belle!”
Mario, incuriosito, accettò subito l’invito… e passò la successiva
mezz’ora con gli occhi e la bocca spalancati per lo stupore. Tutta
la storia, a cominciare dall’anello di sicurezza del motore fino
alla tempesta, al naufragio e alla sua doppia prigionia gli
sembrava presa da un romanzo di Jules Verne.
“Ma allora sei vivo per miracolo… e hai rischiato la pelle per
colpa mia! Non mi ero accorto che mancasse quel pezzo, non ci ho
neppure guardato. Non mi è mai capitato di vedere un difetto del
genere… in negozio non ho neppure i ricambi.” Disse Mario, con
aria dispiaciuta.
“Ormai non ha più importanza… tutto è bene quel che finisce
bene.” replicò Roberto “Senti me, piuttosto… tu con la tua cavolo
di mania di guardarti tutte le sere le partite su Sky non sei mai
venuto a casa mia con gli altri amici… ma adesso, per punizione,
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