Page 84 - IL TASSELLO MANCANTE
P. 84
contrariato per le inopportune battute dei colleghi. Si erano
avvicinati a lui, uno dopo l’altro, con un sorrisetto sulla faccia…
“Dove hai lasciato la tua amica, oggi?”
“Niente… ci si vede più tardi in ufficio… ma non è un’amica, è
un’avvocatessa… una collega.”
“Sarà anche una collega, ma è un gran pezzo di gnocca!”
“Lascia stare… non c’è niente tra di noi, abbiamo soltanto fatto
insieme delle indagini”.
“Ah, si chiamano indagini, adesso? Beato te!”…
“In fondo me la sono cercata. Non dovevo portarla qui la volta
scorsa, dopo aver indossato le penne del pavone” pensò, dandosi
del cretino.
I suoi collaboratori si accorsero presto che il buon Rinaldi aveva
perso di nuovo il buon umore. Seduto alla sua scrivania, li
chiamava uno alla volta impartendo disposizioni con tono ben
poco amichevole. I suoi modi erano tornati ancora una volta
bruschi e sbrigativi. Estratta dal classificatore la Cartella
‘ROBERTO NERI’, fece sistemare tutte le procedure e infine
posò il faldone sul ripiano, per il timbro di convalida. Poco dopo il
buon Roberto aveva tutte le carte in regola per potersene
finalmente andare via, libero come un fringuello. Tutto era
pronto, ma non toccava a lui comunicarglielo. Era compito del
suo difensore.
E fu così che quello stesso pomeriggio, appena appresa la notizia,
corse verso la sua avvocatessa e l’abbracciò con foga, fin quasi a
toglierle il fiato.
“Calma, calma… Capisco la sua gioia… Laura è viva e lei è
innocente. L’incubo è finito, ma mi lasci respirare!”
“Scusi tanto, ma cerchi di capirmi… ho vissuto davvero in un
incubo, credevo di non venirne più fuori. Per quanto riguarda la
scelta di Laura… sono affranto, dispiaciuto… ma se è quella la
sua volontà l’ho già perdonata. Ognuno ha diritto di farsi la sua
vita. Chissà… forse un giorno ci riuscirò di nuovo anche io.”
“Bene, adesso può tornare a casa sua… Le indagini proseguono.
C’è ancora un bel po’ di lavoro da fare. Dobbiamo capire come si
siano svolti i fatti nel dettaglio, dobbiamo ancora ritrovare
82