Page 83 - IL TASSELLO MANCANTE
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quelle  due  notizie  così  contrastanti…  la  salvezza  di  Laura  e  il

            suo  tradimento.  Se  non  hai  nulla  in  contrario  a  lavorare
            un’ultima volta assieme a me, nonostante il mio comportamento
            di  oggi,  mi  farebbe  piacere  che  assistessi  anche  tu

            all’interrogatorio  di  Laura  e  Renato…  Certo,  il  tuo  compito  di
            difensore  è  terminato,  non  sei  certo  obbligata.  Soltanto,  mi

            sembrerebbe giusto che dopo aver condiviso tante vicissitudini tu
            potessi  condividere  anche  l’ultima  fase  delle  indagini,  che  sarà
            certamente risolutiva.”

            “Ti ringrazio per questa opportunità. Lo ritengo davvero un bel
            gesto,  da  parte  tua.  Non  ho  nulla  contro  di  te,  posso  capirti  e

            sono  lusingata  del  tuo  interessamento  verso  di  me…  davvero.
            Non parliamo più dell’episodio di oggi... ecco, conta con me: 1, 2 e
            3! Dimenticato… tutto cancellato. Forse qualche errore l’ho fatto

            anch’io.  Mi  ero  accorta  delle  tue  attenzioni  e  non  ho  fatto
            abbastanza  per  scoraggiarti.  Ho  lasciato  prevalere  un  po’  di

            vanità.  Vedi  che  ho  conservato  qualcosa  di  femminile?…  E’
            sempre bello sentirsi apprezzati. A domani… all’interrogatorio!”
            Detto questo lo attirò a sé e gli schioccò un bacio su una guancia.

            “A domattina! E scusami ancora.” disse Luigi, contento.
            “Scusami anche tu… non dovevo essere così dura. Ma purtroppo

            quando mi hai costretta a richiamare alla mente una parte della
            mia gioventù che voglio soltanto dimenticare, ho reagito male.”
            “Abbiamo già detto che non ne parleremo mai più. E ti prometto

            che d’ora in avanti, se ci vedremo ancora, mi comporterò nei tuoi
            confronti  con  il  massimo  rispetto  e  la  massima  professionalità.

            Lasciami  soltanto  dirti  per  l’ultima  volta  che  non  potrò
            dimenticarti, ne sono sicuro. Mi resterà il rimpianto per un mio
            sogno  interrotto…  ma  tu  sei  felice…  e  io  ti  voglio  bene

            abbastanza per esserne felice per te.”
            Si lasciarono con un abbraccio forte e prolungato, che fece bene a

            entrambi.
            La  mattina  successiva  il  commissario  arrivò  in  ufficio
            nuovamente  serio  e  accigliato.  Aveva  commesso  l’errore  di

            tornare  a  fare  colazione  al  solito  bar,  ed  era  palesemente





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