Page 317 - АЛЬМАНАХ КУХНЯ НАРОДНАЯ ДИПЛОМАТИЯ 2020-2023
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cannella, zafferano, pepe, zenzero, anice e noce moscata. I contorni erano cosparsi di
basilico, prezzemolo, salvia, betonica e rosmarino.
Le insalate invece vennero condite con cipolle, scalogni, lesso di carote, ravanelli, lattuga e
rape mischiate a odori, olive, aceto e olio; persino lo zucchero fu messo nell’in-
salata.
«Crepi l’avarizia!» sentenziò il vecchio Bondone alzando per l’ennesima volta il calice.
In effetti da brindare non mancava: le bevande inclusero acqua, birra chiara, birra al
doppio malto, latte e soprattutto tanto vino, quel vino rosso e sanguigno dal forte
temperamento asprigno fatto arrivare in apposite botti dalle vigne del Mugello.
Gli ospiti mangiarono per ore e ore finché le pietanze non furono completamente finite. La
festa terminò con danze che vennero accompagnate da strumenti musicali e canti. Le dame
e i cavalieri cantarono e ballarono in cerchio fino a tardi. Al calar delle tenebre i due
giovani sposi
lasciarono gli ospiti per raggiungere il talamo dove avrebbero consumato la loro prima
notte d’amore. Giotto vide Ciuta in camicia da notte che stava recitando l’Ave Maria e
cospargendo d’incenso tutta la stanza e sorrise compiaciuto.
Fu un matrimonio felice, ma soprattutto ricco di figli e serenità.” (1)
(1) Alessandro Masi - L'Artista dell'Anima. Giotto e il suo mondo. Pagina 97-98 Traduzione in russo:
Natalia Nikishkina e Ekaterina Spirova
La sequenza video vi aiuterà ad immaginare meglio sia le feste medievali che le caratteristiche del loro
podere. Allora, andiamo al medioevo:
https://youtu.be/kN6S6h_jQKk (link web)
Nataliya Nikishkina - Presidente della Società Dante Alighieri di Mosca
Ekaterina Spirova - Presidente della Società dell'Amicizia Italia-Russia