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una delle isole dell'area. Pohnpei, del resto, gioca un ruolo nei Miti di Cthulhu come il
luogo dove furono trovati testi inerenti a R'lyeh. August Derleth, approfondendo il
discorso iniziato da Lovecraft, ha ammesso nei suoi testi la possibilità che la città
possa coprire, sotto gli abissi, la maggior parte degli oceani terrestri, «dalla costa
nord del Massachusetts alle isole perdute della Micronesia».
Il cosiddetto bloop, un suono gigantesco dalla frequenza ultrabassa, e di origine
ignota, è stato captato a più riprese nell'estate del 1997 dal National Oceanic and
Atmospheric Administration (NOAA) ed è stato localizzato proprio presso il luogo,
non lontano dalle coordinate qui esposte, in cui, secondo il mito di Cthulhu, si
troverebbe la città di R'lyeh.
Quando R'lyeh comparve nel racconto di Lovecraft Il richiamo di Cthulhu, la sola
porzione della città che emerge dalle acque è un singolo "odioso monolito coronato
da una cittadella" nella quale Cthulhu è tumulato. Gli uomini avvicinatisi hanno
soggezione di quella pura e semplice immensità della città e della spaventevole
suggestione delle sue gargantuesche statue e dei bassorilievi.
La città è un panorama di "ampi angoli e superfici di pietra ... troppo grandi per
appartenere a qualcosa proprio di questo pianeta, ed empie quanto orrende immagini
e disturbanti geroglifici." La geometria di R’lyeh è "anormale, non euclidea e
repulsiva, che sa di sfere e dimensioni diverse dalle nostre."
Lovecraft, spesso malato da piccolo, sostiene che il suo lavoro fu ispirato
dall'esperienza dell'orrore vissuta attraverso gli incubi. Forse quegli incubi erano
proiezioni della sua coscienza in un mondo metafisico, una dimensione parallela
popolata da quelle stesse entità da lui descritte e che gli Aditi di Ubar, conoscevano.
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