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             tra  la  tonaca  mucosa  e  la  muscolare,  nelle  ghiand0'le   ~  quella  ha  il  colore  ed  il  carattere-venosi  e  si  scorge che
            dal  Pe:yer,  nello  ghiaodole  meseo·teriche,  più  di  rado   va aumenlàndosi  ed  eslendeHdosi cl.ai  capillari  venosi· vers_o
            nella · milza,  nei  p0lruo~-i, nella  mr,m'bi1aria  mucosa  del~a   i  k@r.0  maggiori  rami.  -
            lrocl'lea  0  setto . di  questa  ( Louis ).             OgniJ  cosa,ùunquè  indnce  a  credere  che  nella  febbre  ..
              @ueste  fo~rnazi@[i}i  si  uassomigliano  in  gene11ale  aà  un   tifoidea  epL,rin  in  ·azione  infìoile  cause  che.nello  staio at-
            ammasso  p>itP  o  meno sodo,  la 1rdace0,  di  colo1,e  giaillastn0   tuale  delila  Scienza  non è  w0ssiloile  demni,re.  Il  seguire  •pi,ù
            o biaocastr0; deposto  in  variabile quanti là,  non  é0rrispon-  oltue  una  sì  fatta  discussione non  ci  porterebbe ad  alcnno,'
            denl~  sempre  ali' intensità  della  febbre.  Uu  tal  ammasso   risul,tamento decisivo  poiché.,  non  CQnoscendesi  la  nalurn
            si  ramrnmlljsce  a  p0c0  a {?oeo  efl@ionarido, èos1  la  fa!l~i0ne   in.lima clii quesla specifica  lesione,  s'io  m'indussi a  farne  pa-
            dei  lessrnli  Ira  «mi  giace  colla  produ,zior:rn  d\1leere  Gihe   rola  sin  qui,  ciò  J'éci  per--protesLi!re  contro  l'opinione ,la.
            gua•ris<:ono  pe1·  cicatrizzazione  ovvei:0  sussiston  ancm,:a.   quale  vorrebbe  loca.lizzata  la- mal,attia,  ciò  cl~e  ~  contria• .
            allla  morte  ~ielll'a1mrÌìallaLo.  l n alcuni  casi  ciò  n@n  s~1ceede   rio  ailla  scmp@losa  ar.alisi' .<lei  fa~ti  ed  ai  risullamenti  d.el-
            e  },a  morfe  F>reeede  il  ramm0llimeoto.  Il  medesimo am-  1' A-01a·tomia  paUa11ogica  , q11anhunque  p13rò  io  nliHÌ  r1eghi  la
            masso  deLbe  sempre  essere  deposto. allo  slal0  liquido   impo.rlauza  del -prodotto della  lesione  locale.  Delhi  quale
            ~erchè  altrimente  non  p-ob.rebbe  riempiero  taMlo  el!alla-  importanza  mi . convincono  le  osservazioo.i • fatùe  sopra"
            menle  come  fa  brnlli  gli  ioteFsiìzii  dei  Lessmli.  Il  rnicro •   ammalati  tUici  morti  peF  c0,nsegU1enza  de·lle  1 1 1lcerazi0oi  0
            scopio  rivela  in ·queslo 1.,111~a· lai quale  sosluoza  fondamen-  • perforazi@ni  inlesti-nali  cagionale  unicamente  dalla  j:>nc-
            tale  am0rfa e serni · trasparente,  Lalv01La  mescolala  a gocce   • Synza  della  materia  tifica.   ~
            di  grasse  ecl  alcune  graol!llaziorni  molll_ecolari  dli  1,800  di   L?argomento  dedollo  dalfo  cicatrici  clelle  ulcer.e_ foite 0
            linea  di  diametro  ed  anche  meno:  rivela, cellule  incom-  slinalf  per  provare  l:i  natura  infiammatoria  delle  fe'ohvi
            piute  e  cit0blasti  cli  1,800 ad  1,70.0, cli ·linea,  di  I!ado  pi ili   tifoidee  noo  regge  ~~solutamente / poichè  altra  cosa  è il
            g,ross'i.  L'acid0  acetico  11end~  I~  sostanza  aimolllla  lvaspa-  processò  j,ofiammatori@  ed  al~ra  ·.il  proeesso  di  rig1enera-
            rente e  la  fa  ezla,rod1io  sp,ari,re  dalla.i  vista ;  pier  l.0 ?besso   zi<lne.  .   '   -
            acido  impall)id1isc'0n0  pure  per  iscompariire  a  poco a  p0co   È questo  l'espressione  locale  ùella  .forza  medicatirico,
            le  cel),lule,  mentre  punlQ  non  cangian  I grani,  i ciloblasli   quello  è'ìl  prod~llo  di  cause ' morbose.  Il  processo  di  ri--
            ec\  i  li\\llcle'oli.  Gli  alcali _all'op}Dosl0 ,; l'ammoniaca  e s·pe·   ge□ erazione  può  henissimo  accornp~gnare  l',fnfiamÌna- .
            cialmenbe  la  potassa  cau-sUica  rend@no  l'ammasso  traspa-  ziorie,  ma  può  anche  decorrer  isolalo,  come  si  nota  nei
            rente,  così  i;lle  non  vi •Festa  più  altro  di  visibile  fl!lorchè   ser~enti,  nei  coccodritl.i,  ecc.,  ~ome  pur  alcune ·volhe  si
            un  ~ariafuile  nuroer0  d,i  g,vam1lazion1i,  Q:1esl'a,mmass0  ti-  scorge  nei  mammi,fier i  e  nelll'uorno.  Pu0 esso  parimente
            fi'co  n0n può  certamente  essere 'distin\o dai  tleposili  che si   ass0ciarsi  ad,allri  processi  morbosi,  come  nel  nosbro caso,
                                                                                                                  .,
            nolano'neUe , s0rofole  e  nei  tubercoli,  Jdei  qnali  talv0lta   ma / ciò  non  pertanto  pnò  esser  indip'ende.nle  dai  .mede•
            aissume  par.imein1te  fo  dil/fe11en'lle.            simi. • •                        •        -
              Il  pus  in ;vece FJf0dolto d'un'infiamma~\@n@,  rappiresenla   Da,i  faul0ri  dell'indole  infiàmmaloria  delle  febbri  tifoi-
            un  liquid0 cremato,  de0so,  opaco,. ìJèrfellamenle  omoge-  dee  s'invocò  finalmente  la  ~oesislenza · delle  infiamma-
            neo  senza  miseugJ'i!!!. 0i • fioéchi  o  di  'preci pilali  grumosi   zioni  ai  polmoni,  al  cervsllo ·e  sue  dipendenze  per  potere
            ed è  l!lnll'loso  "al  tallo;  )ijo  colore  leggi,ermente  gia,llastu@,   dQdurre  l' identiLà  di  .nalurn  nel!'  affe.zi,one.  iole,siiriale .
            più dì  rado  l\iancasLro  od  alqu;rnto  v.erdastro : si  compone   e  conseguentemente.  nella  febbre· li(oidea ;  ma  chi  non
           .essef'l~ialmenlt~  di  due  parli c,ioè  dii glolbetw  e m'uo  l,iqu1ido   vede che  queste  infiammazioni  non  cosliLµiscon  ili  fa.odo
            ;ic(iju0s0  'in  cu,i gl,i sbessi  globeui'  Umvar[i}'Si  in  s0spensione   cleHa  malal~ia,  ma· s0I 1 0  ne  sono  un  effell'o -od  una  co·m:..
            com'~,n  fu1n'e1m1lsione :  la  forma  di  questi  globetLi  è  tanto   plicazione P  Se  ·alLrimcnte' fosso  ,  alloraquando  -le  stesse
            pi,ù  regolarmente  sf:erica  riuanlo  maggiormenfe  regolare   i116amrnazioni  si  svolgon  isolatameo le  dovrebberò' qu~si
            fu  'la  f@rma7i1one.  del  pl!ls: .la  loro • r.iaitma  è  @riga,ninata   s.em~re  esser  aceÒmpagnale  cli,1  sint0fini  di  sl11w0re,  di  Cl!,·
            cioè  formata  di  celrlule  av~rl;Li  un  n'occi0l0 ,  ·una  parete   lor.(,)  specific(l), d'esLremo abbattimento delle  forze  fisiche re
            ed  un  contenni@.  Molti  i:iagen[!  chimici  cangiano  le  pro-  morali, anche sul  prinéipio della  màlaltia; r dovrebbe ·sem•
            pr-ietà  wsiche  ùei  gl0b'elli  ciel  wus,  ma quando queHi  s,.ad·co-  pre  nelle  me<ilesime p.rese~tairsi  il  sa_ngue  ner0, disc(ollo; vj
            pra1n'.J  019lt0  alllungati  o rih@lrto  c.0mcentrati,  gli_ effeLti  C!lel-  dovrebbo  essere  J'iolollerauza  al'l'eneroico  metodo  anU-
                                                                             ~.   I                :,
            l'endosmosi  ed  es0sm0si si combioan(')  cogli effelli  chimici   flogisLic0  e  ~u,t,to  l'altro  aorredo,  di  sintomi· e  segni  che
           p..r0ririaF11ente_ deUi.  Per mez'z0  di  qu<JsUi  r,iagcot,i chimici   co~l,i1luiscon0, la  fo rma  tifoiL,•a . . \fa  ciò  non  ·essendo  ed,il
                                                                                          l
                                                                                 1
           si  poss0no• disbi □gl!ler-e  nel  pus  :  i  0   rnna  s@slanza  iÒ wo)-  linguaggio  cle'i ·fìal Li  che  tul~@li.lii  ase0ltia mo  parland0  be'M
           vente  solubile  negli  ailca1li  earbonaLi  o  caus·tici  :  2°  una   diver~amente) chiaro ris1.itta  es-se re  la  febhre  tifoiclea  una
           sosbanza:  nu1cleare  inso'lubile  ·nelil'aciùo  acetico:  oo  u-na   màlaMr;' tutta  particolare,  ùi  na,lura  tutta  sna  propria  o
           soslan2a  -re&iù1 l!la  d?ll'@peFazione  ùegli  a,lcalii  eaNslici'  su-  spt>cifka ,  rj,iffeFire  gra"'demente  dalil' i~fiammazione  in
           pra  il  pus  la  quale raw1~resenta  probabilmente  piccoli  nm-  'q11c:1nto  alla' sua  eSdlln:a  ed  avere  in  se  stessa  gli  ele•
           clei:  il  liquido  del  pus  neme  sue  prowrielà  fisiche  è chi-  llltJnLi  necessarii  e  le  ragi0ni  surficieoLi  della  wopFia  e-
           miche  i;assornigli'a 1-11erifoHamerìle  al :sier©  ~el  sang1rn.
             Da  quesL'abhozzo  differenziale  risulta  q11inrui  nori  pa-
           tere  la  sostanza  lifoiclea c~nfonùersi  co'J  prodotto  d'un'in
           fiiammazi0nè,  eome  il  pr~iva  ançhe il  Fa:nmollimen\0  della   R1ElLA~IONE  D'EiLE-. CòNFER~N.ZE.. SCIENTIFf€HE
           membrana  mucasa  iii' quale è bene  diverso  ùa  liJlle!lo . ca-
                                                                            Co11ti,nwwzione ·del  mese  d·i liigl:io) .
           gionat0  dalla  flogosi:  di  fatti  la  mucosa  è  h1ianco-p11lla-
                                                                   GENOY,\,  Dopo i! òisoo~so  lelto dal Dott. Piz-zorno nella seduta·
           Gea,  le  ufoero  puesenta110  margini  molli,  <1~1ir.iissi,  pal.
                                                                 doi  L4. e 1 1 iforito soprn, sovse il  Dolt.  iliottini  dicJj].iauando  che
           lidi,  imbcvÌ'.!~i  di  s0slanza  tifoiclea i  se  ;v'ha  rossezza  nei
                                                                 l';mpoFlanza  clella  matoria  non  per.me~fondogli  di  Fispondere
           roarigini  e  nesH  sp;izii  iotermedii  Ira  un'ulcera e l'ahril
                                                             1   suH'ù1ta1.1te .agll'argomenti dal medesimo addolli a sostegno della
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