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• N P11esidente feca rrotar. allo stesso proposito come, l'amma- medesima, che i .M,iUba,ui (iln011a,U devono c·onoscere come
maiato a\l~qdo mollo miglioralo per Ì!interno u§o del bicloruro
di meFcun,io, vi fosse luogo a spe11are, giusta iii noto criterio a si difende l'onor.e se il credono 0Hr.aggial0, senza ricor-
juvantibus et lacdenti'bus, cl'le la ·natura di questa malatUa do- re11e ai femminilli mezzi delle pvoleste. •
v·esse pFesto in modo più ehiaro essere posta fuori di coiìtesta- li ili)oH. ~claVieraai, Medie@ di Reggimento nei Cava] -
zione. Fallasi <;Jiuindi dal DoH. erosa là lettura della Slori,a d'e-
matemesi sintomatica, stata riferita nel n° 11, S.t.oria n° 51, si, leggieri di Mònferrat0, riee~eva e0gni1zi0ne di quest'arti-
sciolse la seduta alle ore 3. • eolo s01larnl0 ili •p.rim0 _ di dic0mibre e nella s~essa sera
Sotto la l'residenza,dello stesso Dolt .. ~lci'ali ed esseni;Jo Se- recavasi in ,peRs0na pr.esso il Dii:eU0re !ileJll'Jgea Mar-ziale,
gretario interinale il Doti. Prato p,eF l'assenza dél Dott. Pec;co sig. DoLL Luigi C0lomba, clal q~ale o~~eneia la sèguente
comandato di Servizio al Quar.liere, ebbe luogo nel gior.no 24 rit,ra11tazio.ne, scrilla di pnopri.o pugno e ca~alitere con
l
la seconda tornàta neìla quale il Do.tt. Ar.ena, de1,os~ prima
nelle mani l\Iel Presidente un lungo ed ehlborato IM'oro del Pro- l'obbligo d'imerirla qel primo ìVentu,n0 oumeF@ dell'Igea;
fessore ·Perosino sul far.Gino ,-imprese a legger, un suo scritto sul « La [)i,reZ1i0ue deJ.l' fgea ha iii piacen,e di renèeFe n0to
medesimo argomento che si pubblicherà nel G.iorna!Je. li !Dott. che il Dotl. Sclaveran1 serpe farle :veèererche conosce,va
Testa invHò q,uindì il Doli. A11ena a leggere cquella parte dcl!a neUa sua (i]UaHià cl 1 i MililaFo come si difende l'onore. La
r Memoria del lo~ato Pro'.essore c,he più direttamente tendesse a ffoezione ,avendo ri6u.laLo di• da,re spiega,zioni più che
rischiarare la diagnosi della mafattia dal DoH. Bottini descritta 'lerbal'i, gli !diede a voce le piili a,t;nJ~ie ed appaganti sod-
ed a metter.e l,,Adùnaoza in g11ado· cli potere.pronunziare élefini- ·
tivam~nle intorno acl un argomento ormai troppo {\is1msso; .al disfazioni,' ~er eui si d~ch;iarè s0d!disfaiio: »
6'hie ~vendo tosto annuito il ])ott . .Arena colla sposizione <!lella u Al 1 ° lilì <l)cembre H\51.
sintomaloi{i-a farcii-iosa e della dia'gnosi diffc11enziàlo lra_il farrcino 1 '· So1toscriLt0 alll'originale,
acnlo ed il m1onico, non che tra il forcino e la morva, si fece
1
• istanza perché, insùituitosi il paralle1'o trn liJsintotni oss.erV,ati a Il DiFelLo,r-e Q.1311 'lgea Marziale
nell'amm.alato in discussione e queg'!i accennati siccome vera-, a 19olt. LUIGI C©L©M-D,~. »
mente propri del farcino da!l'Aulorità de' più celebri Scrittori
si desse _una soluzione all'agitato pro~lema.
Pr.i!!}Q il Do,H. Alciali combaHè l'idea _di farcino, notando che Nei gi0mi successivi avemlo il l!>otl· «:oh>mba r.icevulo
due sole sotio le cause della sua ~yoluzione cioè l'infezione e- ? aÌ b11e visive di Mediei Mili1a,ri, per esimersi da spiega!lioni
l 'inoçulazione delle quali, esclusa la prima per unanime con-
ulterioFi, cifedè ' con~enienle aggiunger alla S©f>ra 'rife-
senso, qaantaneiue l'°ultima nel narralo c;aso sia stata dal I!)ott.
rita ri[L11a,Lha,ii0ne~le seguenti parole, egualrrienle SCJ'ifle C
Bot,tini ammessa, le posteriori indagini tuuavia Ja·r,esero molto
ipotetic.a pe11 l'essem:ialissimà 11agiooe che i bolloni falìcinosi del filrma~e di prop,ri0 pugno e carailterw:
caval'lo non eran esulcer~H: ·io ' oni,one quincli al Dott. 'Festa
cpmhaitè l'idea di farcino pel f~t!o che il periodo d'incubazione, ' « La stessa dicfuiaraz.ione serve per lulli li smoi C@l -
massimamente se per inoculazione, non si protrne generalmm1te
al periodo d1 tre mesi, siccoJDe ac1rndde nella malatLia jµ d'isc.us- Jeghi ene si crelileUtero olifesi tdal n0slr0 arlieolo.
sione. L& non preesistenté'ulcerazfone·della pituita11ia• porse poi " Ai 5 di dicembre 1S51.
argomento allo stesso IDoll. Testa per oppugoare la natu,ra faF-
cinosa 'della malattia dal lato si-uJo~atologico. ]i)al!a q,uele man- a li Dii11ett0ne dell' lgea ./IJar,zialc
canza ,, per non es~ere l'ulcerazione della pituitaria un sintomo • Dol!J-. Lu1G1 CoL@ru:u.. •
patognomonico di farcino, credendo non p,otersi ass-olatamenfe
escludere la possilÌilHà. di farcino, il Dolt. A.rena pnopose che
p·er 'terminare la quislione si rileggessero le due Storie, s'esa-
minassel!o aHenlamente gli in allor.a p11esenli sintomi, s'inleHo- RiVIIT J. BEii GIOR1\J'A.ILI
gasse l'ammalalo e si.calcolasse i-1 valore dei rimedii usali.
Non Fav;visando però il Presidente in questa profl)osta un
mezzo facì'le per oLtener)l ~esider:ato scopo e sembrandogli al- SULLE FEIU'FE DEli.LA VlllSCICA DA ARMI\ Di Jltl-OCO
tronde èhe la discussione si fosse già abbastanza mat.ll~ata per• -DI D.EM!AR1QYAY
chè ciaschecluno dei Medi~i ·presenlli potesse con cqgnizione di
causa fo11marsi on i:agionato gfodizio su la natura della malablia, AN•AUS'I E HEiLAZION1~ FAT'FE DAI!. L :AR•R•EY ~•1!.Lll SoctETA.;
in~itò l'Adunanza a vol·ere votare sul seguenlo ordine del giorno: DI CHtni@RGIA. nt PA!niIGI e PuunMeA.lfE N•EL 'fur© H
" elle l'am[!lalato ricoYerato in questo Spedale d'o1·dine lli!ini- DELLE MEMOlll~ DELLA Ml!DESl~lL
" sleriale_ pe11 sospettò di forcino, avendo mo1to miglioralo 13er
» l'uso di rimedii che non·possono ditsi•specifici contro il forci• (.'S1.mrto cM JJot,t. P. l\hTnN1).
» nO', li l\1ediGi Militari prese_nli ali' Ad_anariza opinano non i:>o- ' Lo studio l!lellle ferHe de,lla vescica c;be ~pp0cra~e giu~
" tersi fondatamente di'coia11are forcinosa la malattia cli cui -<iHca,Ya m@rlali, cui persecta Pes'ica, let'hate e cliie .i pr? ~
" quegli è t~cco. o ' Coll'unanime approvazione di quesl'Oadine
del giol!QO si po~e fioe alla discussione ecì alla tornata. gress.i clellla Scienza fecero ritenere più Sf>esso sana,bilt
0
o per Io men0 c000i liah~l1i nei Jioro 11isl!I l'lament'. colla ~ n-
LiinuaziÒne deWa villa, uon a11eva avu-to fin Ql!l l quelll am-
pio swilup(!lo che l'importanza de~l'argomento sembrer.ebbe
do, ver.si a prima giun~a me11itar.e; e di faPto ,ne-Ile (])~ere
1
Cl,assi~he di Chirurgia, a.otiche e modtl!,ne, _0 _no~ ~ - fa
1
cenno al1moo i,ntorno a dò od i lorro Aulon BL l11Jl ~an,o
RlTRlll''lNZI@NE a Jhen 1~oche cose. Ii)ebbesi a Lari~.ey !'iirniiiativa d'un la-
v,ero com~lessivo su qAeslo importantissimo ar,gomen.lo e
Si leggè no.I Gi0r.na1le I' lge.a Ma,rziale, nt'11in° 22_, i-n cla,i sl!loi scriU~i tr.ass.ero moli~@ prof;ìtlo Du,p,uytre,n, ~:
data dei ~1 d'i 11011embre U5t: C00per, Vidal . do Cassis, B-égin, Ilamdeos e q~aal a~W
• L.a DJine,zi0ne del sucidlo &iorni\,le l'!/lg,ea MiwrziaZe h•a ne trafbta,r00 in segu,ito, senza c_he per albw abb1ao eglino
spinte mollo iona,nzi le cogni,zioni di cui la Scienza s'era
1'0no11e d 'avver-lir. il !ID0t\. $clave.ani, wr-0motor:.e cl.ella
prnlesla e ll!ll'Ui i :Loi@lesi fa1i~uri e pa,tuoci0al011i dela cli già ar.Iiccnita in pro~osilo.

