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Il la~o110 di lDema,rquay cfue ahbiam annunziatò e di cui vescica tendon ad nsciirne non solo per le feriile o per
diamo liD 1>rev:e sunto, è l!IO vere acquisto. per la Scienza le aperlur.e air~ifkiali, ma anche pei canali oalurali, pel
perchè eminentemeole. pratieo., perchè sv,olse l'argomento rell'o, -~raforando il sello r.ello-vescicale, per l'uretra (Boo•
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i,0 h:1Wi i sl!loi SMar.iat 1 i el~men~i e f!>e_rehè {eco nna g,imlli- net., Ber:tolino, LeHey). •
iiosa raccolta di quanto trovasi Fegi"s~ralo negli Annali Tali sono in sllccinto le diverse cond,izioni con cui si
delil'arle, massimamente collle ~ggiunte ed Mnota_zioni seno veduti comporlarsi i carpi stranieri nelle ferite
largameu~e fornita dai! Relator.e Larrey, figlio del gran d'ammi da fu0èo della vescica.
Chirurgo dell'arma~a Napoleonica ed un0 dèi più chiari Viene c,ra la stor"ia· clinica delle medesime.
iiogeg,11i di cmi s'0n0ri la Cairurgi a F11ancese. Si11_tomatolgia. l segni esenz-iali d'una ferita della"Yiescica
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« .A malgrado della sua posizione profonda , scrive sono: soluzione di continuità, la sede, la direzione ed
" Bégi•n, e delll'essere p~otetta_ dagli ossi e dalle par.ali il tragitto della quale sono più o m~uo valutabili •~ mo- ·
.. a1dominali , la vescica è sov,entt, esposta a ferite ed. a <l'ifìcali da!l faUo 0 dallla mancanza di par~•lllelis'mo del!e
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u laceni,zioni di cui _la gravezza dipende soprallullo !dalle partL esterne; uscila d'Q.rina sanguinolenta dalla ferHa ed
» c0mmn,icazi00i che 11l!lsson0 stali>ilirsi ~ria la sua èaìViLà ·il suo scolo daliJ'uirelira o la sua soppressione; dalori Yiri,
» e quella del peritoneo e degli spa:ocltmenli orinasi che propagali - all'apparato orinario e genitale ·çnell'uomo);
» ne risl!lltano. " tensione molesta all'i1pogastria ed al -perineo ; imminenza
Ma oHracciò lo stal:o di pienezza e di vacu-i1fa dell'or.- di peritonite per _ effusione. •
gano, le sue variar.doni di volume e di positura, i pun~i @uesti sègni variauo a norma che la ferita è semplice
pi,tll O men aecessili>ili allle fe_rile ecl aneor.a l'età, jlJ sesso, 0 ·com,plicata. •
la cosliituiione, ecc. deglii ammalali, ha,nno pur essi una L'uscila delil'orina dalla ferita è variia_bile secondo la
i1nilflenza e_ssen!l.iale sul f!)rOnoslico e sulla <mra delle mj:l- sede, iii tragitto ed il par.allelismo µella ferita, secondo
desime, ed in eiò la Memoria di Ji)èma·rquay l,ia un me- il grado di pienezz,a, della vescica e secondo la •mesco -
rito speciale degno di tulli gli elogi. lanza di qu,er liquido con, altre m;iterie: d'onde, uno scolo
la stafro cli l!lienez2la della vescica fu già n0bato dia tar- cl'o.Fina primi.t·ivo o secondaFio, momèntaneo o rinnor1ato,
rey essere una c0odizione frequente della · sua lesione nei intermiUenle o continuo.
c0mli>atlenti. Se l'orina trova ostacoli al . suo passaggio s' in61tra,
E pure impor~a,nle la cogn,izione . della sede d,i, siffatte Bi spande nei tessuti v!cìni e clilviene causa dli gtta~i ac-
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ferite e della loro di·rezi0ne: così uu proiettile può giun- cidenti quali flogosi, ulcerazione, cancrena, ecc.
ger. a1]11a vescica per le regioni 'sowrapubisa , ille0-iogui- Tah1olta l'ematmia non proviene claii vas,i della vescica
nale > rello-perineale 0 per divefsi punti del, bacino. ma da altri estranei alla medesima, per esempio dall'ar-
La natur.a, il volume e la forma dei proietLiU var.iaod0 teria epigastrica ( Memorie dcll' Accademia delle ·scienie
assai, presen~ano quesOi differen!l.e nella !olio azi,one sulla ,, di Parigi, arino 1725, Demarquay).
vesciica, perchè que_lli di' grosso caUbro, -come Liscaini , L'emorragia delle ferite <;!ella vescica, anziché esser,e
pa,ll)e di ca:n~10ne, oeter.minano (:ler 10 più le·sion,i mor~atlii, eslerna_, sl!l·eeede Lalor a,ll'i,f) 1terno, cosbi~uencl0 uu 11er-o
men Ire gli altri, paillini, le paHe cli fucile, producon effelti spandimento nell'organo ( Meslii,n, Gnériri; Verdier, Larrel),
div.ers,i secooclo la distau,za, la cliirezione ,ed altre circ0_- in cui il sangue slravata~o tende a coagularsi a ~ialgrado
stanze. • dellla presenza òell'o11ina, producend0 effetti gravi di ci 0
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ln fallo .una palla può contonder.e la vescica senza le- stile, <l'iscuria, e Fendendo anche diffi~ile od impossibile il
shi:me clii cont•irmìlà, ma a1la cadl!lla deJll'.escara ha luogo , catd erism@ {00urien1ne).
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la perfoi:azione (Fleury). L'ac.ddenle infiammato,rio più frequente e più minac-
Il caso 011dinario è I!) pe,dora,zi0ne immediata della ·cioso è la (iltiriit0n1iie, ora primitiva da contusione, Ier.ila
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;escica, ora unica, ora da parte a J!la 1nle e.d in clhrnrse di- 0e'I periitoneo, ed ora seconilaria da stray,aso di sangue ·o
rezjon i. _d'orina o di matevie.stercoracee miste a quesl't1ltima. _
La dLVier.sHà mellle arer~l!l1re d'ingi;esso e ì:l'uscila delile La cis~il~e è. (iliù Fa11a e rrieno ~Fa ve : s:,,,0lgesi precipua•
paJ/le è ancor, un pu·nto assai conl11o~erso. mente dalla pres·en:?a dei corpi stranieri ed ~-più facile ad
La penetrazione dei pr.oiellili nella r ei;cica ò forse più osserv,a1rsi v;~rso ìl suo collo. Continua.
frCf<IiUen1,e di queltlo che si cr.ede. La prèse.n1.a d'una
l
palla si manifesta da prima per una -sensaziane di peso
verso i I basso fonclo deU'or.ga,ilo , la qua,l'e s,i coniV,eFÙe io
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seguito in quella d\rn corpo straniero mobile o d'un BOLLÈTTlNO l11FFICIALE
gl0bo clrn gi.r.i. L'infer.mo 000 ta11d!l a prova,r,e sintomi
analoghi a q· nellli d'un calcol0 'vescicaJ'e,- dolore all'ipo~ Va11iazioni m~l Personale del Corpo Sanitario-MtHJtar.e
gastrio, tensione del pellineo, tenesmo , disuria, bisogno Con R. Decreto dei 26 di nov;cmbre 1851 i,J Doli. Effisio
fre!ijucote d' orinar.e, titiillazione alla base clella ghiamla, Fm1N0, .Medicò di 1Ballaglione òi 1 .a classe nei <Cavallleg•
ecc. massimamente pel contiouo soggiorno del proiettile , gieri di Sardegna, io seguiCo a faHane domanda, !u collo-
e pel ca1lcolo a cui esso dà lmogo. calo in riferma e.01il'a canservaizio,,ie del titolo e del gl\ada
Se una pa,lla cadendo nello: vescica str.ascina seco _pezzi , insieme cèilla facoltà di vestirne la divisa.
d'osso, di ~es~i, ecc. , possono questi produr effetlti
analoghi ('iFulpius). Posson inollr,e co~esti carpi impegnarsi
Jl Direttore Doti. COl\iISSETTI l\Ied. Div.
nella vesciéa senza poterne uscir.e e trattenervisi per le
Jil Vice-Dir.ettore responsabile Dott. Bar. de Beanfort M. R.
loto superficie più laughe. •
l!Jna paHa diveùta Lalor,a incastonala, c0m'alcune pietM
Torino, ·1851, Pela_zza, Tipografia Subalpina, ria Alfieri, n° M
vescicali (barrey). I p,r0ieHili e le schegge rimaste nella
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