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          furono  mosse  dagli  onorevoli  miPi"  <Colleghi  le  seguenti   quenle  vedere  casi  nei  quali, essendo percorsa mitissima
          principali  LFe ·obbiezioni,                          la  febbre  e  gl'ammalali  essernfo  morti  per  una  causa
              1. La  febbre  tifoidea  non  ha  analogia  di  sorla  co-  nuova  ed  indipendente, 'ad  esempio  per  un'indigestione,
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          gli  esantemi,  perchè  l!JUella  da  qliesli  si  dìffereniia •· per·   le  ghiand0le  Pe1eriane  si  pr,esentaoo  estesamente e  pro•
          cause,  genio  .dec_orso  ed  esili _di".ersi.        fonmame.nle  lese con  margini  molto  rialzali  e con lo  stesso
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              2·  0   La  ftibbre·  tifoidea  è  secondaria  d'un'aITezi0ne   perforame11L©  dell'inlesLin@  cieco · s.enza  che  l'ammalato
          intestinale  costante.     •                    •     offrisse  il  più · piccolo  segno  di  così  terribile  malallia,
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              5. La  febbre  tifoidea  è un'infiammazione  sinonima   siccome · ebber  agio  osservare  nel'lo  Spedal!3  di  Pamma-
          d'enlerile  follicolare,  sufficientemente  dimÒslITata  dalla   lone  li  Dollari  Agepo  e  Minaglia.
          srna  forma,  dai  suoi  esili  e  dal  melodo  cur.1livo  antiflo-  Le  sperienze  poi  di  Mage:ndie  ,provan  in  modo  incon-
          gisLico  necess!lrio  per vincerla.                   cusso  che  la  febbre  tifoide a  non  è  secondaria  del!' alfe -
            A  ci'aschedtroa  di  q11esle  obbiezioni io  risponderò  parti-  zione intestinale: di  falli  ioiellanclo  il  medesimo  sostanze
          lamen~e  in  coleslo  rn'io  lavoro.                  putride  nelle  vene  d'akuni  cani  notò  conseguitarue  tutti
              .1."  Io  ho  definita  la  febbre  tifoidea  (1) l'espression~   li  sinlomi  d'una  febbre .pulricla  o  tifoidea  e  nella sezione
          degli  sforzi  della  natura  per  liberarsi  da  un principio   necroscopica  osservò  parimeule  alcune  ulcerazioni  nella
          disaffine  che,  introdotto  dal  di  fuori  od  ingeneratosi  .nei• .   mucosa  intestinale.  Può  forse  dirsi  che  anche  in  questi
          l'economia  aflimale,  debbe  neceJSari(lmttite  esser  espulso.   casi  la  febbre  dipendo'va  dall'uleera:z:ione  del'la  mucosa,
          ·ora  chi  non  vede  lo  stesso -potersi  asserire  di  tuùa  le   !Jlentre  la  çausa  era  staia  iniellata  nelle  vene ed  andava
          fobbri  eruttive P Ed  in  vero  CÌ1e  cosa  sono · mai  le  febbri   vagando  nell'almero irrigatorio P Nelle  lesioni  del  processo
          vaiuolose,  sc~rlallinose,  morbillose.,  ec~.,  ee  non  _una   -cil'assimilazione  indipengenlj  d!l  flogosi,  le  ulcerazioni
          lotta fra  i _poleri  vilali  e  l'azione  d'un  contagio  ad  ognuna   sono  frequentissime:  del  che  una  prova  evidentissima  si
          çl' esse  specifico?  Q11esta  rlaz\one,  s_e  a se  stessa  abban- .  .ha  nei cani  dallo stesso  Megendie  nu~riti  pe1·  rnello  tempo
          donala  rimane  talora  vincilTjce  nella  lotta  perchè  n:io-  con  solo  ziucchero  raffinato  e  con  acqua  dislililala,  nei
          derata  ed  in  relazione  .colla  forza  dello  stesso  contagio   quali,  ad  ogni  sperimento,  la  cornea  talmente  s'esulce-
          e  coll'eser;cizio  degl'alti della vita, altre volte  in  voce  Ira-  rava  da  lasciar.{)  sfuggire  gl'.umori  al  di  fuori  dell'occ11io.
         • smoda  ed  è  necessario  contenerla  nei  giusti  limiti  ed   'Il  volere dqnque fare dipendere dalla solalocalilà intesti- ·
         .altre voi le pariinenie pecca per difello e l'arte dehb'~ccorrere   naia, talvolta poco  alterata, lutto l'apparalo fenomenologico
          in  suo aiuto,  siccome  accade  nef secondo  stadio tanto della   della  fehb1:e  in  discorso,  gli  è 'un  volere  fare  violenza
          fiebbre .Lifoi(jea, quanto  delle  febbri  eruttive  maligno  nelle   all'evidenza  dei  falli  i  quali,  spassi0natamenle  c0nsi0e-
          q0ali abbisognano, egualmente che in quella, gl'eccitan li  ner-  ra(i  ed  avyaforali  dallo  studio  d'elle  leggi  cbe  governano
          vini.  Una  si  falla  analogia  ,si  riscontra  maggiorm.enle nel   l'anima!  e.conomia  non  ehe  dai  lumi  della  chimica  or-
          metodo  curativo.  Di  falli  in .amen due  i  casi  le  sottrazioni   ganico- V i La le,  ci  conviocon  in  vece  essere  quella.  un'os-
          ge~vrali  sangl)ig_ne  voglion  essere  con  massima  cal!lLela   1~ressione  od  un  tJFodoLbo  cli  li!Oest'ultima.
                                                                     0
          adoperale  auche  nel  primo- sladio  e sono  piuttosto  indi-  5. li  vocabolo  infìammazic:rne  lanl'oltre  osleso  in
          cale  per  preven·ire  le  infiammazioni  viscerali  tanto  f!acili   Mied,icina  il  suo  dominio  nei  Lerii.pi  da  noi  poco  remoti
          a  svolgersi  ~econdariamente  in'  quel  grande  scompiglio   da  invadere  non  solo  quasi  lullo  il  ca1i11po  della Patologia,
          di  lulLe  le  funzio .. ni  e  po~·  moderar  o  per  c0ntenero  la   ma  ben  anche  in  (ilarle  qnello  della  Fisiologia  colla  de-
          troppa  energia  vitale,  che  non  per  vincere  direllamente   nominazione  st"ata  data  alla  gravidanza  d'infiammazione
          il  principio  moTbnso.  1 blanèi  eccoprotic( spess0  ripetl!lLi,   ~siologica  (!),  CiJUasi  che  la  natura  pel  mirabile  magi-
          le  molte 'bevande  acquèo-mucilaginose  ed _acide,  li  ·sudo-  stero  ùella  riproduzione  della  specie  dovesse  ricorrere
          ri folli,  fiinalmenle  gli  eccitanti  nerv<ini  non  • sou  essi  forse  •  ad  nn  [!)rodoLto  <;],i cause morbose  di  cui  l'ài:ione  è  quasi
          rimedi i  egualmen le  raccomandali  a  tenore  cii elle  varie   sempr'e  dia\ruggilrice.  L'infiammaiione,  dice  Voghe!,
         · fasi  di  ques,Lo  malahlie?  Che  se  una  dilferenza  sernbr~sse   è. un  fenomeno  c0mposto;  esso  coosta  di  diversi  alli
         esi~lere  fra  loro  quanto  alla  causa, · qòeslo  sosp.étto  sva-  , i  quali  posson  esister  isolati  od  al1rime11le  assecia!i,
          nisce  ri.!lellendo  che  Ja  te0uia  d~lfa  preesis~eoza  dei   senza  che  però  si  possan  a  buon. dirillo  chiamare  col
         conlagii  fino  dalla  prima  creazione  iael  mondo,  ollracbè   nome  d'iofiammazione,  percmè  queelo  nome  appunto  non
         ~linaccia  m0h0  ai  n0sLri  tempi  di  cnollar-e  f!Jer  0pera  di   meritano qua,odo  non  seguon  un  deLermioato  ordine  nella
         grandi  ingegn1  tra  g~1ali  Riberi  nel _1821  poi Bu!Talini, Fa-  loro  s~çce'ssione,  nè  qQesla  cir::ostàoza  stessa  basta  da
          rini,  ~cc.,  non  è  2.11c0ra  d,.altra  ·parLe  bene  din10s~rato   sola  a· carallerizzare  l'infiammazione  nel  puolo  di  vista
          nella  Scienza  che la febbrti  lifoidea  non  possa  sollo  inCau~   pratico,  poichè  si  presentanQ  spesso  dilfcreoze  nei  di-
          sie circostanze farsi  anch'essa  eminenLemenle  contagiosa.   versi  alti  che  la  costiLuiscon0,  l'eccesso  od  il  difetto  dei
              2. 0   Nella  febbre  tifoidea  l'aITezione  della  muc1>Aa   quali  la  mellon  in  inlimo  rapporto  con  altre  malatLie  alle
                 "'                                            qua_li  passa  essa  ste~sa  per  1gradi.  Non  è  mia  intenzione,
         intestinale  e  JilÌÙ  specialmente  guelJa  delle  ghiandole  del
         Peyer  non  si  nota, .secondo  Louis,  fuorchè  dall 'otlavp  al   nè  il  permeblerebbeuo  le  mie  forze,  d'analizzal'6  lulli
         deGÌ1D)©  gio11no  di  malabUia,  epperciò  la , febbre  non  può  ,   questi  all~  o  d'investigare  con  precisione  la  parie  che
         esserne un  effèLtQ  perchè  esiste prima  deila lesione l0ca1le.   alci.ani  di  qJJeshi  uni,ti  ad  altri  es~ranei  all'iofiammaiione
           In  alcuni ammalati morli  da  dodinenlerite  ed  in  cu,i  la   prend0no  nell'allei·azione  specifica  delle  ghiandole  Peye·
                                                              ria ne;  solo  mi  basberà  di  po~ere  dimosbrare  colla scoria
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         febbre  era. percorsa  rapidissima,  assumendo  anche  un
         canallern, alassico,  la  lc11ione  delle  ghiamlole  del  Peyer   dell'analm1 ia  patologica  che  l'insieme  di  questi  atli  costi•
         fu  trovala  piccola,  limilala e<l  appena  quale  ci  è  descritLa   lutivi  d'ell'infiammazione,  non  esistono  nella  dodinenle-
                                                              rile.  Nel  maggiore  numero  delle  persone  colle  ila  febbre
         ne\  su0  primo  periodo,  mentre  all'incontro  non  è  infre-
                                                              1if0idea  scopronsi  alcune  foFmazinni  watologiche  novelle
                                                               i  n  cli vers.e  mli del  eorpo  e più sp~sso  nel"lubo  inteslinae
           (1) Vedi Jlumo  t5,
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