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introdotte negli angoli dolla breccia p0tèva bensì affer- me11eè del niposo e (i)ella .cmra. continµala per alimni
rare 11 proieHile , ma non effelluarne V estrazione. I ntro- gi0rni sarebbe cessalo il peric0lo dii sussecuti:va semia n-
du&si in a,llora l'a,pice d'una eoHilissirna teuta scannelllata cl1ilosi della mentova~a a,r~i_colazi·one, melatarso-falaogea.
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nell'angol(i) p(i)stedope c;]P,li)a fer.ira liasente ili c,0rpo s~i;a.-
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•niero e sulila stessa riroltrnga1i di poche lince il lagli0 dei
tessu~i. In iale modo dilatala la firecci;i , feci pe/ilelrar,e
nelle sue commessure le branche dentate d'una frorle , RELAZIONE DELLE CONFERENZE SCIIENMCIÌ'E.
pinzella a medieaiione ed , aff~rrate H corpo slnoiero , •
( /Jf ese di Luglio)
ho rio~ulo eslrariQel0 mer.cè d'urna foirUe braz.ione.
Bra questo un pi:oielliile io pigmbo, del peso cl'un'oocia T0nrN0. 11-Med. di B:èg,g. Dott. A,lciati fa le veci di Pre?i'dente,
circa, di forma sferica, alquanto c0mpressa ed irrego,_ S'aprì nel giorno 10 la Conferenza colla proposta dal medesimo'
fatla a t~tli li ~ledici Capi-Sezione di stadiar ed emetter il !oro
!lre io un suo segmento per l'attrito incontrato cogli volo su la quistione da trattarsi nella prima tornata circa l'op-
o1si. portuoilà delle cortine circondanti i lelU degl'ammalati d'ottìil-
Fu per me cli -v;eira s0dd1isf~zio~e U fuga,~e ~on nna mia. P.rese quindi la · pano!a il ])oM. Testa per legger un auo
·
iìeve operazione il grav·e soffrire del re11i1l0 i:t {Juale, nel , Scritto intitolato • Riflessioni o eonfutazioni d'alcune annotazioni
tallo che con generose parole m'esternava la sua rico- fatte dal Dott. Bottini nell'antecedente tornata su°J'intricata ma~
latLia di Farcino Sospetto.• In questo suo Scritto l' Aatore, dopo
noscenza, era coBsolato d'avere solt'•òccuio il proiettile, -
avere fallo carico af·Dott·. Bottini di molle asserzioni ed op(}osi-
causa de' suoi palimenU. zioni gratuite, çisse come nelle me pr.ime,riflessioùi avess'egli,
!Era pe.i:Lan~@ awpoggialo al-la 11eal,tà iii La roche ql!lauio • non già ripr.ov,ata l'a sintomalol0gia desciiHa, ma solo-,este11nat,i
nella Rélcition Jes Euéncments de Lyon così s'espirirmeva: Ji suoi aubbi e confutate a:lcune induzioni a par·er suo non moltÒ ,
Cl U~'incisiooe procurala p.er eslrnr u11 corp0 straniero logiche. D,im9stro poi che il Collega non avrebbe. tanto acc~rez-
zata l'idea di morbo farcino'so nel suo ammalato, quand' avesse·
li non può, gi'ammai essére rimproverata ment,re chi non
ben bene ponderato prima iJ giudizio degli Ufficiali di" Sanità
a conosce la dolce gioia d'qn feri!0 allorchè il Chrru~go
dello Spedale d' AsU, sul quale non peftan~ assèriva essersi ap-
» glii melle s0U'occhfo la palila, causa clri toUri i S1!10i ma,li p p0ggiaJo: dim0str.ò pa~e l'i,nutiìilà delle ulterfori informazioni
,, Questa ,vista lo consola, su,bifo si manifo_sla la sua circa ·10 sfato sanitario del -cavallo posteriorm'enle avvenni o,
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» gioia e da quel momento no~ dubita più del ristabilì- a~endoto·egli pure concesso forcinoso fin da priù~ipio e nego·
» mento de,lla sua sanità, ...... E dt1nq1rn della più grande potere li bottoni faroinosi esulcerarsi moi.ùenta__neamente per
somminisLrare il pus d'inoc□lazione ·e momentaneamente .pare
» importanza il riescir io quest'estrazione . ., •
cicatrizzare. Ammise che il primo t,u_moravvertito dill'ammalato,
Bend Fipullila la ferita che oqn fu caUJsa d'emorragia quanbunqucfossedol volume d'una nocciuola, d·atava già da lungo
rilenole, applicai sulla medesima molli filacci~a \ISciuUe te1I1po; dal che risulter-ebbe più breve il ternpo·'d'i11cubazione,
mantenuto in silo con lislerelle conglutinative ed 0p.~rala ma notò che, quando tien dietro all'inoculazione, la ma'lattia ha:
una consimile médicallione dcll'orificio d'entrala del pro- d'ordinario on periodo d'incuba;iione ed un modo d'evoluzi9òe
molto diversh Quindi mentre concesse meno rigoro5amente de- -
ie~lile nella regione calcaneare esterna soprapponendovi
finito lo stadio d'incubazione, vario l'accennò secondo che la
ffoie fine com•presse , wr.aLicài sullle s,tesse tJ[i)a fascia ~11ra
malattia r,iro\liene dra!ll'infezi0ne o dall'inoculazione. '
conleiiliva che dalla pun!à del piede s'i terminava in co.~ri- Negò clie mancassero semipre li sintomi generali ne.I farcino
spondenza dei malleoli. Adagialo poscia il ferito su <li cronico pel solo fatto che questo talora si mo~ld in prim,a cofì
una seggiola che colà si' rinyeone, ho a0idalo ~a due sol- sintomi locali e sostenne che in questo caso quelli" si manifestano
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nel decorrso della malattia. Ji)imostrò di poi coJle stesse 'parole
dati la cura di traspor~arlo lungi dal campl]> d,i battaglia
del 'li)otl. Doltini la coesistenza nell'ammalato d'altri tumori nel
e dal p~mic0l0 del'le a,rmi e di conseg,aa,rlo ad un cairro '
tempo del suo ingresso nello Spèdale. li)imostrò pm· erronea J'op_,
d'ambulanza. . , p6sizione fattagli µi contraddizione con se stesso e d'impu !azione
Alcuni giorni dopo l'ac<iidcnte ebbi ragguaglio çhe nella al Coilega cfoca l'indicazione del tempo dell'eruzi·one della scab-
ser11 dei 50 di maggio, giornata del c:;mbattimenLo, era . bia posterior 00 a·nterior all'evoluzione dei tumo;i. Accennò ai
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stato quel f eri,to condotto a Volla e ric0verato nello Spe- disordini dejl'"ammalalçi già menzionati dal D<iU, Mariani e disse
rim~tter all'a:vviso dei_ C01legJ!li l'inte11pretazione fatta dal Dolt.
clale c0là 1eret1O wer la cura' d~i feriti.
BoUini cltrFla' desci'iil,ione dello stato gen·erale dell'ammalato.
IDalle apposi!e nozi0ni sporLemi in seguilo dal D01t.
Passò in dvisla la natura degl'escreati, della cliarreà e dei dolori
Coppa cho in quel tempo era incaricalo della cura d'una muscolari che P!WVÒ e$sere, diversa da quanto ammettesse l'op-
Sezione di mi'lilari ' feriti Ficoverati nel· citato Spe.clale, ponente Collega._
nella quale Sezione era compreso ili prefalo Vrinc;:ipe, Espose li suoi dubbi su la natara.d~lrie pus~ule alle gambe,. su
q,ielle deIJe ulcer-è e del ,pus e com0attè lì sintomi su cui il Dott. •
mi ,111isuh0 che per sedare la r,i,azi0ne ~uay,malica in (iJlle-
Bottini poggiò la diag,nosi, notand'o cor_ne ~uesta fosse in validata
sti ins@rla d@po l'a·v,vcnimenl@ .fu u@p@ rie0rrere a ~re
dalla, concessione che la sede primiLi11a della 'malatt>ia stesse nél
emissioni sanguigne genei;ali ed all' aimminislrazione di periostio e negli ossi, per la. rag\one eh~ q;1este parH ·s'ammailano
.pozion,i oppiate; che le soluzi@ni di continuità del piede Ié·u.Itimè e solamente allpra quando la lesione è profonda ecf'
sebbene fossero sorgente d,'abbondanle sui~pl!lr,az,ione, ciò antica nell'organismo. Ammise l'insufficienza delle cause da esso ,
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nullaimene con semr,.lici ma e~aillissime mecllicazioni ·ri • lgi enumeuale per spiegare la ' malatitia • e la possibi liti,, che le
medesime dessero luogo .ad à1'tri morbi di p~edi1ezione, ma notc'J
pe~ule· varie volle nella gi0mata in pochi giorni erao0
esser il complesso delle medesime 'tale da poter ingenerare g11avi
migl'iorale nella loro condi~ione col scemare della Oo-
infermità. Disse avet,egli voluto descrivere, non definire la ma-
gosi e dellla suppurazione ; die fiìnalm~□le rn· gio.rni lattia; alla quale cosa s~ il Doli. Bottini avesse posto mente,
do.po la battaglia , a,i 12 dli giugno dello sless~ anno guande r,iarte della discussione sarebbesi resa inutile. Riassunse
Ul4 & , tern•po io ' cui il preci,~al© .IiloM. Cappa ebbe I' in- • ad ultimo li singoli sintomi , nol!ando la maggio11e parte drì questi
Principe sulloòalo a Verona, le ferme volgevano a celere I
mancaoVi deil!e note cara~terrislid'rn del fan.:ino e , poggian~osi sul
carico d'accompagnaFe ,, eome di •fialto ac<rnmpagnò , il
complesso dei mede~imi, convenne col suo Coi.lega nel credQFe •
cical;izzaziooe e che colfa mitezza del d0lore era facile la mallatia in' d'iscorso un'affezione del sistema Hnfatico con l'e-
sione !delle parti fibr,ose, del · perios.tio, e ddgl'o.ssi i,n seguito.a
il movimento del pollice , lasciando ferma fiducia che causa sconosciuta.