Page 166 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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sono rapiti alla terra e scendono ancora vivi nelle regioni di
                Satana. A questo vorrei aggiungere che,com'è scritto nei libri
                di scienza, gli abitanti delle isole sono, per lo più, gente infida
                e quindi gli abitanti della Sicilia sono amici falsi e, in segreto
                spregiudicati traditori. Da te in Sicilia, carissimo Padre, non
                farò mai più ritorno. L'Inghilterra nutrirà teneramente me vec-
                chio come fece con te bambino. Tu piuttosto dovresti lasciare

                questa terra montagnosa e mostruosa per far ritorno al dolce
                profumo  della  tua  terra  natia.  Fuggi,  padre,  da  quelle  mon-
                tagne che vomitano fiamme e guarda con diffidenza alla terra
                dell'Etna, affinché le regioni infernali non abbiano ad accog-
                lierli alla tua morte. »

                Fernand Braudel, storico e direttore degli Annales francesi ha
                definito  la  Sicilia  continente  in  miniatura,  microcosmo  che
                accoglie  in  forme  miniaturizzate,  ma  nette,  l'eredità  di  una
                storia lunghissima e complessa, mentre  Giuseppe Tomasi  di

                Lampedusa nel romanzo Il Gattopardo sostiene che il sicili-
                ano  è  inalterabile  e  refrattario  alla  storia.  La  Sicilia  -  è  il
                pensiero  dello  scrittore  -  è  destinata  a  rimanere  così  com'è,
                senza che in  essa si  possano verificare cambiamenti.  Il  pro-
                tagonista del  Gattopardo,  Il  Principe Salina, esprime tutto  il
                disincanto che aleggia nel romanzo in una sola frase:

                « Tutto questo non dovrebbe poter durare; però durerà, sem-
                pre; il sempre umano, beninteso, un secolo, due secoli ...; e
                dopo  sarà  diverso,  ma  peggiore.  Noi  fummo  i  Gattopardi,  i

                Leoni;  quelli  che  ci  sostituiranno  saranno  gli  sciacalletti,  le
                iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo

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