Page 168 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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toricità.  Egli  è  il  prodotto  di  un  territorio...  che  non  ha  mai
                fatto parte di alcuna parte del mondo in epoca storica, che è
                stato  occupato  da  nord,  sud  est,  ma  mai  è  stato  assimilato.
                L'isola  in  cui  niente  è  stabile  se  non  il  movimento,  il  non-
                stabile,  dove  un  giorno  distrugge  quanto  l'altro  giorno  ha
                costruito, dove vulcanismo e nettunismo sono continuamente
                all'opera. »

                La scrittrice Francine Prose, in Odissea siciliana, sostiene:

                «  È  facile  essere  felici  in  Sicilia,  ma  è  un'operazione  che
                richiede un adattamento biologico oltre che culturale: bisogna
                imparare a vivere il tempo alla maniera siciliana. »



                                Le cento Sicilie di Bufalino

                Gesualdo  Bufalino,  grande  conoscitore  della  Sicilia  e  della
                sicilianità,  nello  scritto  L'isola  plurale,  tratto  dalla  rac-
                colta Cere perse, ha delineato più di ogni altro le caratteris-
                tiche fondamentali dei siciliani, il carattere e le tendenze, cau-
                sate da ragioni storiche, climatiche e insulari.

                « [...] Vi è una Sicilia “babba”, cioè mite, fino a sembrare stu-
                pida; una Sicilia “sperta”, cioè furba, dedita alle più utilitarie
                pratiche della violenza e della frode. Vi è una Sicilia pigra,
                una frenetica; una che si estenua nell'angoscia della roba, una

                che recita la vita come un copione di carnevale; una, infine,
                che  si  sporge  da  un  crinale  di  vento  in  un  accesso  di  ab-
                bagliato delirio…



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