Page 101 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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ILCAGNETTO
SULLA TOMBA
Tratto da una storia vera del 2008
Se prendi un cane che muore di fame e lo ingrassi, non ti morderà.
È questa la differenza principale tra un cane e un uomo.
(MarcTwain)
Piccolo, spaurito. Chi l’ha visto, racconta che era un cagno-
lino come tanti: magro, di colore chiaro. E non si allontanava
mai dal cimitero dei Boschetti. Raccontano che avesse il pro-
prio “umano”, in una delle tombe più in basso. Raccontano
anche di averlo visto accovacciato, raccolto. Sembrava sereno
solo quando adagiava il corpicino sulla lastra di marmo: quel
freddo, che a chiunque altro avrebbe congelato il cuore, per
lui era l’unico modo di stringersi ancora a lui, come quando si
sedeva ai suoi piedi, a rosicchiare le pantofole, e a chiacchier-
are. L’uomo era anziano. Gli raccontava di quando era un ra-
gazzo alto e forte, e di come aveva combattuto in guerra.
Il cagnetto non capiva cosa fosse la guerra, sentiva solo
ripetere storie terribili di vecchi amici caduti, e mai più rivisti,
e di vite strappate. Parlava, l’umano, e poi taceva. A volte
faceva lunghi sospiri. Si raccoglieva in sé; e in quei momenti
il cane sapeva che si sentiva solo, tanto solo: e con il suo cor-
picino chiaro, secco, gli si raggomitolava accanto, sempre più
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