Page 131 - Il Decamerone Moderno Vol. II
P. 131

di mettere le unghie a posto. E siccome è tutto compreso, ne
          approfitto. A meno che non preferiate che contatti l’assicura-
          zione, per chiedere lo scomputo della quota….». L’infermiera
          era  sconcertata.  In  tanti  anni,  mai  qualcuno  si  era  spinto  a
          tanto. I familiari dei pazienti si portavano via il sapone e gli
          asciugamani,  a  volte,  oppure  si  servivano  dal  vassoio  del
          pranzo. Ma tant’è. Di fronte a quella richiesta arrogante, c’era

          poco da fare.
          «Venga, la accompagno – disse l’infermiera – l’estetista è in

          fondo al corridoio».
          Intanto, la suocera aveva seguito l’intera conversazione. Era
          sveglia e perfettamente lucida. E non si era stupita affatto, di

          fronte al comportamento della nuora.
          La  conosceva  molto  bene.  E  conosceva  purtroppo  anche  il

          figlio,  incapace  di  vivere  una  vita  da  protagonista.  Al  con-
          trario,  Elvira,  pur  essendo  anziana,  era  perfettamente  a  suo
          agio nella sua esistenza. Ed era consapevole di trovarsi in una
          situazione di difficoltà. Proprio per questo, si era fatta ricover-
          are, alle prime avvisaglie del virus. E aveva in animo di non
          lasciarsi andare. Solo che non aveva alcuna intenzione di farlo
          capire ai familiari, che facevano il conto alla rovescia, nella

          speranza di una sua rapida fine.

          Quando arrivava la nuora, che si fermava comunque al di là
          della  sua  stanza,  lei  faceva  sempre  finta  di  dormire,  di  non
          essere nemmeno in grado di alzarsi. Così l’infermiera riferiva


                                       131
   126   127   128   129   130   131   132   133   134   135   136