Page 18 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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ammiravano.  Li  elogiavano.  La  paura  del  contagio,  però,  li
                aveva  ridotti  alla  stregua  di  untori.  Alcune  navi  avevano
                serenamente ammesso di avere a bordo dei casi sospetti, ma
                non  riuscivano  a  farsi  mandare  i  tamponi.  Altre  navi
                continuavano a dire che non c’era nessun caso, nemmeno uno.
                I porti non facevano distinzione, non accettavano né gli uni né
                gli  altri.  E  quei  naviganti  sfortunati  continuavano  a  vagare,

                cercando un punto in cui potersi fermare. Era gente che aveva
                una  famiglia,  a  casa.  Erano  persone,  come  tutte  le  altre.  E
                tuttavia, a causa del virus, si erano trovate ad essere persone
                che valevano un po’ di meno. Alla fine, una dopo l’altra, le
                navi  stavano  trovando  un  porto,  dove  qualcuno  era  un  po’
                meno  ostile.  Ma  c’era  chi  non  ritornava  più.  Perché  non

                riusciva a essere curato in tempo.
                Il tarlo non lo abbandonava.

                «Se  non  fossero  stati  respinti,  se  fosse  stata  dichiarata  la
                quarantena a bordo, se fosse stato chiesto un aiuto immediato,
                forse non sarebbe morto nessuno».

                Aveva ragione lei.

                Troppi se.

                E tuttavia, era inevitabile chiederselo. Soprattutto di fronte a
                qualcuno  che  era  stato  costretto  ad  affrontare  la  morte,  da
                solo, perché per lui non c’era un respiratore.

                «Non fosse stato un marittimo, forse…».



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