Page 16 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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Non riusciva a staccare il pensiero dall’immagine di quel viso,
sorridente. E continuava a chiedersi se fosse morto a causa dei
ritardi, dei rifiuti dei porti, che per lunghissimi giorni, per
settimane, avevano negato l’attracco alle navi, temendo
proprio il virus.
«Che faccio, lo ordino?», chiese la ragazza.
«Eh?», fece lui.
«L’ex voto dell’omino – disse lei – quello in argento. Quello
che potrebbe simboleggiare la tua salvezza, dovuta alla laurea
di tuo fratello. L’omino con il copricapo da laureato non c’è,
ma questo direi che può andare. Costa meno di 20 euro.
Compriamolo, dai. Così lo porteremo in chiesa, lo lascerai lì,
e la smetterai di tormentarti. Farai quello che devi.
Ringrazierai per essere rimasto vivo, e affideremo al paradiso
tutti quanti non ce l’hanno fatta…».
Il ragazzo rimase in silenzio.
Immaginò la scena. Loro due in chiesa, affranti. L’omino
d’argento, tutto lucido, nuovo, pronto per essere appoggiato al
cuscino rosso degli ex voto. La preghiera di ringraziamento. Il
ricordo di chi non era riuscito a ritornare a casa.
Gli sembrò tutto surreale, insensato.
Immaginò che quell’omino si rifiutasse di stare lì sdraiato ad
aspettare, che si mettesse a sedere, che li guardasse con la sua
testina piatta, come a chiedere loro che significato avesse. E
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