Page 31 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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grandi». «E qui, ricordi? Eravamo in vacanza sulla neve,
quante risate, quando cercavi di imparare a sciare, ma cadevi
sempre, e non smettevi di riprovarci…».
Si accorse che il sogno era cambiato.
Sua madre non parlava più con lei, come nei giorni
precedenti. Sì, le domande erano sempre le stesse, ma il tono
era diverso, più sereno, più felice. E soprattuto, non la
guardava più. Parlava soltanto con suo padre, come se
entrambi fossero entrati in una dimensione diversa, in cui lei
non c’era. Provò a rivolgere loro la parola, provò a chiedere
loro di vedere quelle immagini, di accorgersi che era lì.
Non la ascoltavano. Non sentivano proprio le sue parole.
Erano pieni di gioia, erano insieme, mentre lei era diventata
distante. Non comunicava più. Tentò, nel sogno, di toccarli,
ma le sue mani incontravano soltanto aria. Provò a prendere le
fotografie, ma erano inconsistenti, eteree. Si sentì come uno
spettatore, ad un evento di teatro.
Poteva assistere, ma non partecipare.
Si svegliò di soprassalto, ancora una volta. I bambini
dormivano.
Non si sentiva un rumore.
Erano le tre della notte.
Vide quel tre così tondeggiante, nella sveglia, come se
luccicasse in modo strano, e forse anche per questa ragione il
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