Page 54 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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Per lui non valevano, le tutele riconosciute a tutti gli altri. Era
                uno  di  quei  fantasmi  che  compaiono  al  bisogno,  quando  ci
                sono molte commesse, e che scompaiono subito dopo. E poi,
                non  c’erano  elementi  per  sostenere  che  la  sua  vita  fosse  in
                pericolo, doveva darsi una calmata.

                Luca  aveva  insistito,  aveva  spiegato  di  essere  preoccupato,
                perché la diffusione del contagio stava crescendo. «Guardate
                che ne sono già morti altri, solo che sono stati fatti scendere in
                località diverse, dove ancora non è scattata l’emergenza. Non

                è bene, lasciare il personale in giro. All’estero, in molti Paesi
                non se ne parla ancora, del virus. Non ci sono ospedali equi-
                paggiati, pronti a intervenire in caso di febbre alta. E in certi
                luoghi, comunque, la sanità è solo per chi può pagare. E Lee
                non è davvero in grado di farlo, come nessuno di noi…»

                I colleghi si erano dissociati. Non avevano alcuna intenzione a
                mettersi in contrasto con l’azienda.

                Gli avevano detto che «non doveva uscire dal suo ruolo», che
                «non era pagato per pensare», che «non era affare suo». Se i
                vertici  dicevano  che  non  c’era  problema,  significava  che  il
                problema non c’era. Punto.

                Luca  aveva  fatto  notare  che  lì,  in  fabbrica,  avevano  preteso
                giustamente  le  mascherine.  E  che  Lee  era  partito  senza  ne-

                anche i dispositivi di protezione personale.
                «L’hai detto – gli avevano risposto – per cui ora puoi sentirti
                sollevato,  hai  fatto la tua parte. C’è  chi  si  occupa di  queste


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