Page 56 - Il Decamerone Moderno Vol. II
P. 56

in cui la gente si fermava a guardare, coltivando pensieri posi-
                tivi.
                Aveva chiesto spiegazioni, quando gli avevano detto che non

                avrebbe più potuto occuparsi del giardino.
                «Così impari a fare la spia», gli avevano detto.

                E  da  quel  giorno,  nessuno  aveva  più  curato  il  terreno.  Era
                tutto appassito. Non c’erano più nidi. Avevano preferito pri-
                vare il mondo di un angolo di natura, lasciando morire tutto.

                Ed  il  collega  che  aveva  segnalato,  aveva  ripreso  potere,  us-
                cendo rafforzato, e non indebolito, dall’episodio.

                Luca si chiedeva perché. Non capiva come mai fossero toller-
                ate certe storture. E quella di Lee era la peggiore.
                Avrebbero  potuto  salvarlo,  se  fossero  intervenuti  subito,  se

                l’avessero chiamato indietro. Certo, ci sarebbe stato qualche
                contraccolpo  economico,  soprattutto  d’immagine,  ma  lui
                sarebbe  rimasto  vivo.  Invece  avevano  aspettato.  E  avevano
                rimandato così tanto, che quando lo avevano ricoverato non
                era stato possibile intubarlo, per mancanza di posti letto. Era

                morto soffocato, Lee. E Luca si sentiva responsabile, in qual-
                che modo.
                Gli ritornava in mente l’allegria di quel sorriso.

                Pensava a quei quattro figli.

                «Ma ancora? – aveva sbottato uno dei colleghi che l’emargi-
                nava un po’ meno – ancora con quest’uomo? Ma lo capisci


                                             56
   51   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61