Page 60 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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tutte baggianate. Non l’ho capito in tempo, e sono finito fuori
                corso, come una banconota scaduta».
                Lo  stesso  uomo  del  sindacato  aveva  allargato  le  braccia,

                quando gli aveva raccontato che Lee era stato lasciato laggiù
                anche se già c’erano stati numerosi ricoveri, nell’ambito della
                squadra di lavoro cui era assegnato.

                «Puoi  anche  avere  ragione  –  gli  aveva  detto  –  ma  non  hai
                prove  che  questo  Lee  si  sia  ammalato  sul  lavoro.  Potrebbe
                essere sceso, aver incontrato  qualcuno. Non hai prove nem-
                meno del fatto che l’azienda fosse consapevole del rischio. E
                non convinceresti mai un giudice».

                Luca  gli  aveva  fatto  vedere  le  date  della  partenza,  le  date
                dell’esplosione  della  pandemia,  le  date  del  ricovero  e  della
                morte. Era evidente. C’era un legame strettissimo fra quell’in-

                carico e il contagio. E c’era anche, a verbale, la sua denuncia,
                fatta a voce in assemblea, nei giorni precedenti la scomparsa.
                Se fosse rientrato, si sarebbe salvato.

                L’uomo del sindacato gli aveva dato una pacca sulla spalla:
                «Sei un bravo ragazzo, ma non sei nessuno. L’azienda è forte.
                Probabilmente  non  troveresti  nemmeno  un  testimone.  Ne-
                anche la famiglia, guarda. Vedrai che accetteranno il risarci-
                mento, magari in nero. Finiresti disintegrato, e non risolveresti

                proprio niente».
                Luca  sapeva  che  le  cose  stavano  così.  Sapeva  che  era  tutto
                vero. Non avrebbe ottenuto nulla, se non la propria rovina. E


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