Page 63 - Il Decamerone Moderno Vol. II
P. 63
oggetti senza senso, che si incrociano per caso, come in un
racconto. Forse io sono solo il pupazzo Luca, non devo illud-
ermi di poter migliorare il mondo».
Immaginò i colleghi nelle parti degli altri personaggi del film.
Uno grande e grosso, che si sentiva costantemente inadeguato
e che per questo maltrattava tutti, non poteva che essere Rex,
il dinosauro pauroso.
Di cani giocattolo a molla, quelli sempre fedeli, pronti a stris-
ciare di fronte a chiunque contasse, ce n’erano tanti. Una
marea di cani Slinky, né buoni né cattivi, gregari nell’animo,
buoni solo a seguire la corrente.
E quanti ne conosceva di Stinky Pete, il vecchio cercatore
d’oro, perfido e maleodorante. E aveva solo l’imbarazzo della
scelta, per il ruolo del malvagio imperatore Zurg.
«Altro che inferno e paradiso – rise fra sé – quando ci toc-
cherà andar via da questa terra, forse ci sveglieremo nel
cestone dei giocattoli di un vecchio asilo, tutti gettati lì, in at-
tesa di ripartire per una nuova puntata».
Visto così, il mondo gli parve improvvisamente accettabile.
Era inutile sforzarsi, tentare di cambiare le cose. Era inutile
provare a fare come Buzz, credersi un super astronauta del
comando stellare, come il vero eroe di Apollo 11, Buzz
Aldrin, secondo uomo a mettere piede sulla luna. Era meglio
restare con i piedi per terra, invece, e convincersi di essere
soltanto un «balocco per bambini». Ma sì. Forse là fuori c’era
63