Page 64 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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qualcosa che disponeva il destino dei personaggi di un
circo. Incrociando il portinaio, sempre ironico, con la sua fac-
cia tonda, gli parve di intravedere Mister Potato. Le hostess
erano tutte Barbie, in attesa dei loro Ken. Al parcheggio l’as-
pettava la bicicletta, il suo cavallo Bullseye.
«Forse – si disse – ho trovato l’antidoto alla mia malattia.
Forse devo solo capire di essere in mezzo ai pinguini di
gomma col fischietto all’interno del becco. O agli alieni verdi
del distributore automatico del Pizza Planet, che venerano il
gancio della macchinetta della pesca a gettoni, credendo sia
una sorta di divinità, e vivono inconsapevoli di essere solo
destinati a diventare il passatempo temporaneo di qualcuno
che li farà a pezzi».
Si sentì improvvisamente euforico.
Salutò tutti, allegramente. Anche quelli che erano veramente
indifendibili, piccoli bulli che sgomitavano e sgambettavano il
prossimo, nella corsa quotidiana ad accaparrarsi un posto al
sole.
Aveva voglia di brindare. C’era uno spaccio ancora aperto.
Comprò una bottiglia di poco valore, non potendosi permet-
tere chissà che, ed un vassoio di pasticceria confezionata, che
lo guardava con un’aria rinsecchita, sotto un velo di ciocco-
lato stantio.
Andando a casa, pensò a quanto si può vivere serenamente,
iniziando a fregarsene del resto del mondo.
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