Page 61 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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tuttavia pensava che fosse proprio sbagliato. Perché al lavoro,
presi uno per uno, non erano niente. Ma se avessero capito di
essere un insieme di persone con gli stessi valori, allora avreb-
bero potuto alzare la voce.
Così non era. Purtroppo.
Luca provò a fare quello che gli consigliavano tutti. Cercò di
immaginarsi la moglie e i figli di Lee che saltavano di gioia,
perché ora – grazie al risarcimento - potevano permettersi
tutto il lusso che non avevano prima.
Per quanto si sforzasse, però, non c’era niente da fare.
Quell’immagine gli provocava repulsione. Almeno quanto
l’idea dei silenzi, delle omissioni e delle ingiustizie quotidiane
che si respiravano al lavoro, da qualche anno. Tutti quei la-
voratori fantasma, senza diritti. Tutta quell’indifferenza, quel
volersene lavare le mani. Facevano tutti finta di non vedere.
Era disumano.
«Cosa darei per avere un paio dei loro occhiali – pensava
Luca – e per vedere il mondo col loro sguardo. Vorrei anche
io riuscire a singhiozzare per la morte di un attore milionario.
Invece non riesco ad ignorare che ha avuto tutto, ma vera-
mente tutto, nella vita, e che comunque è stato curato, aiutato,
assistito fino alla fine. Perché per lui un letto c’era. Giusta-
mente. Mentre per Lee non è stato trovato nemmeno un respi-
ratore, niente di niente…».
Non riusciva a farsi «scivolare via» quel pensiero.
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