Page 126 - Lezioni di Mitologia;
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                   D'Argo molti occhi han già perduto      il sole,
                   E forza è che stian chiusi a lor dispetto:
                   Ma molti   ei ne tien desti e gli ritarda,
                                                                 *
                   E con quei vegghia e la giovenca guarda.
                 Mentre in parte discorre e in parte sogna,
                   E non dà noia    al discorso  il sognare,
                   Col pensier desto   di sapere agogna,
                   E  il pastor prega che voglia contare
                   Come fu ritrovata la sampogna,
                   Che  sì soavemente   ei sa sonare.





                Dalla sampogna    il suono, e la favella
                   Dalla sua lingua subito disgiugne;
                   Con maggior sonno poi gli occhi suggella,
                   Che con la verga sua toccando aggiugne;
                   Sfodra la spada sua lucida e bella,
                   E dove   il capo al collo  si congiugne,
                   Fere, e tronca la testa empia e superba,
                   E macchia del suo sangue      i  fiori e l'erba.


                Argo, tu giaci,  e 1 gran lume che avevi
                   In tanti lumi un sol colpo   ti fura;
                   Tanti occhi, onde vegghiar sempre solevi
                   Perpetuo sonno or t'addormenta e tura;
                   E  '1  dì che più d'ognun chiaro vedevi.
                   Una infelice e tetra notte oscura:
                   Solo una man con tuo gran danno e scorno
                   T'ha tolto  i lumi, la vigilia e  '1 giorno.
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