Page 164 - Lezioni di Mitologia;
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               e del panneggiamento d'uno     stile così diverso che
               non può attribuirsi ad un solo maestro, benché      il
               corso  dei  secoli ne  abbia  assai  rispettata  l' inte-
               grità.  »


                     NASCITA DI MARTE NARRATA DA FLORA.

                 Io già fui ninfa del beato campo,
                    Che vide gli ozi della gente prima.
                    Come   fui bella io noi dirò  : lo vieta
                    Il rossore che grazie accrebbe al volto,
                    Onde a mia madre fu genero un dio.
                    Primavera fìoria: nei verdi prati
                    Errar mi vede Zeffiro che chiama
                    L'erbe novelle:  io fuggo, e già mi segue,
                    Mi raggiunge; io contrasto,    ei fu più forte;
                    Che dato avea della rapina    il dritto
                    Al lascivo fratel Borea, che ardio
                    Nei talami Erettei la cara preda
                    Portar, strisciando  al delicato volto
                    La gran barba di nembi umida e grave.
                   Ma   il fallo emenda, e a me di sposa    il nome

                   Concesse, e mai nel fortunato letto
                   Non sta querela. Primavera eterna,
                   Gloria dell'anno, nei miei campi regna:
                   Sempre han    gli alberi fronde ed erbe  il suolo.
                   Nella terra dotai possiedo un orto.
                   Che educa l'aura, e che coli' acqua irriga
                   Limpido rivo; dei gentili fiori
                   Il mio marito ornollo, e disse:      dea,
                   Io ne concedo a te l'arbitrio eterno,
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