Page 160 - Lezioni di Mitologia;
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conda non è Ercole, come reputavano, ma Marte
il quale come nascesse da Giunone fa Ovidio nei
FasH narrare a Flora custode dei giardini. Molte
immagini, onde può far tesoro il pittore, mi è sem-
brato che adornino questo mitologico racconto, che
per vostra utilità, seguendo il mio costume, ho ar-
dito tradurre.
GIUNONE VELATA.
« La statua di Giunone velata, disotterrata pì'esso
Castel di Guido, sito corrispondente all'antica Lorio,
è considerabile per la sua integrità, essendosi con-
servata la destra che sostiene la patera. Questo
simbolo, il velo e il diadema la caratterizzano ab-
bastanza per Giunone, che velata appunto s'incon-
tra e colla patera nelle antiche medaglie, che por-
tano l'epigrafe di Giunone regina. E velata era la
sua statua che sul Campidoglio si venerava, come
dai medaglioni d'Adriano apparisce; nei quali si
rappresentano le tre divinità capitoline. Era così
proprio il velo dì questa dea che Albrico e Ful-
genzio, vissuti in un tempo nel quale i filosofi pa-
gani si sforzavano di scusare con industri allegorie
tutte le assurdità delle lor religioni, ne danno del-
l'industri spiegazioni.
» Il primo intende pel velo le nubi che ofi'uscano
Taria, di cui questo nume è il simbolo; l'altro crede
additarsi col velo che le ricchezze, delle quali Giu-
none è arbitra, si tengono studiosamente celate.
» Queste sottili interpretazioni non ci danno si-