Page 155 - Lezioni di Mitologia;
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Il nodo che ne stringe, esempio augusto
Dei solenni Imenei, figura e pegno
Di quel nesso vivifico, che cielo
Con terra innesta, e l'universo attempra.
Non un afi'etto sol, di tutti è un misto
Quel ch'io sento per te: lievi faville
Fur l'altre e vane; un sacro fuoco è questo
Ch'alma e sensi m'investe. Il giorno istesso
Che colsi il fior di tua beltà non arsi
Di tale ardor; vieni al mio sen. — Tacendo
Cade la dea fra le sue braccia: intorno
Poi gira il guardo timidetta, e sembra
Dell'altrui paventar. — Deponi, o cara,
L'importuno sospetto (impaziente
Ripiglia il re del cielo) : occhio profano
Di nume, o di mortai non fìa che turbi
Le nostre gioie: inaccessibil velo
Anche al guardo del sol farà riparo
Al tuo vago pudor. — Tronca un amplesso
Le risposte e gl'indugi; il dio la stringe
Cupidamente; un'azzurrina nube
D' oro trapunta e di purpurei solchi
Cela i riti d'amor. Sentì la terra
La sacra fiamma che '1 Tonante accende,
E dall'intime viscere dischiude
D'amorosette pallide viole.
Di m.olle loto e teneri giacinti,
E di candidi gigli, e d'aureo croco
Messe odorosa, che a' due sposi appresta
Profumato d'ambrosia amico letto;
Mentre dal sen della dorata nube