Page 224 - Lezioni di Mitologia;
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                Aiace, mentre voleva bruciare ]a nave di Protesi-
                lao.  Cigno  ebbe da Proclea un maschio ed una
                femmina;   il primo  si chiamò  Tene, ed Emitea la
                seconda, Morta la prima moglie, sposò in seconde
                nozze Filonome figlia di Craugaso, che s'innamorò
                di Tene figliastro. Non essendo riescita    nella sua
                passione, l'accusò  al marito di averla   volata vio-
                lare. Cigno,  ingannato da questa     impostura, fece
                chiudere  il fratello e la  sorella in una cassa, e  li
                gettò nel mare.   Salvati per  loro  ventura,  arriva-
                rono a Leucofri, che dal nome di Tene Tenedo fu
                detta. Qualche tempo dopo. Cigno scopre      la men-
                zogna e la sceleraggine della moglie. S'imbarca e
                va in traccia dei figliuoli per confessar loro la sua
                imprudenza, e dimandarne      perdono. Ma    nel mo-
                mento che tocca la    riva, e che   attacca  il canape
                del suo naviglio a un albero, ovvero ad uno sco-
                glio. Tene prende un'ascia, taglia la fune, la nave
                s'allontana, e fugge preda dei venti. L'ascia di Tene
                ha fondato un proverbio che si applica a quelli che
                sono  inflessibili nel loro sdegno.
                  B  I Greci inviarono   pure a Delfo un Apollo di
                bronzo egualmente    che che un Giove in Olimpia,
                dopo  le due  vittorie marittime   di Artemisio e di
                Salamina. Due    altre statue del nume sono    ofierta
                degli Epidauri e dei Megaresi. Nel pavimento del
                tempio di Delfo bellissime    sentenze  leggevansi, e
                di somma utilità per la condotta     della  vita. Tra-
                lascio di riportarle,  giacché sono notissime,   spet-
                tando  ai Sette Sapienti della Grecia, e parlerò solo
                del come è concepita la risposta     dell'oracolo, per
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