Page 267 - Lezioni di Mitologia;
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         E celebre  il tempio  che   aveva  pure a Triopo
      città della Caria  il dio, onde Triopo fu   appellato,
      ed  i vincitori nei giuochi  che  sacri  gli erano ne
      riportavano in premio tripodi di bronzo.
        Diede al dio   il nome d'Ismenio   il colle Ismene,
      che sorgeva della destra porta di Tebe all'ingresso,
      celebrato da due statue,   una   di Fidia,  l'altra  di
      Scopa, rappresentanti Mercurio e Minerva.
        Patroo cognominarono Apollo, non come protet-
      tore  di una città  sola, ma   quasi  padre di tutte.
      Rendevano    famoso  il tempio, che sotto questo   ti-
      tolo  aveva in Atene,   le  opere di Eufranore, che
      primeggia fra gli antichi pittori.
        Pitio lo dissero dalla morte del serpente Pitone,
      che le membra anelanti abbandonò sul giogo Cir-
      reo, dopo  aver  coperto   colle voluminose spire la
      terra spaventata.
         Cintio Apollo fu chiamato dal monte di Delo, e
      divise questo nome colla sorella.
        Didimeo, perchè credevasi lo stesso che     il Sole,
      il quale con doppio lume fa heto l'universo, ralle-
      grando ancora le tenebre della notte colla luce che
      sparge nel volto della Luna.
         Filesio chiamarono Apollo dal bacio che diede a
      Branco   fanciullo caro al nume, o perchè amabile
      è la sua luce quando appare sull'orizzonte.
         Ecaergo, o Lungi-saettante, sovente è detto da
      Omero, perchè equiparato    al sole che da lontano i
      suoi  effetti produce.
         Pagaseo,  perchè  in Pagase, ove la prima nave
      fu fabbricata, aveva un tempio.
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