Page 268 - Lezioni di Mitologia;
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Ciarlo da Claro città dell'Asia, nella quale ebbe
oracoli ed altari fondato da Manto figlia di Tiresia,
che qui fuggiva la vendetta degli Epigoni vincitori
di Tebe.
Come Teossenio, cioè ospitale, fu venerato dai
Pellensi nell'Acaia, e presso il tempio del nume
celebravansi il certame chiamato Teoxenia, istituito
da Castore e da Polluce, del quale era premio, se-
condo Pindaro, una veste, e secondo Pausania, del-
l'argento.
Col nome di Parrasio s'onorava Apollo in Ar-
cadia; Agieo fu detto dalle vie, e così lo nomina
Orazio in un'Ode, di cui vi ho letta la traduzione. ^
Patareo da Patara città della Licia lo dissero,
onde il Lirico mentovato cantò: « Delio e Patareo
Apollo, che i liberi crini lava colla pura rugiada Ca-
stalia, che tiene i gioghi e la selva nobile di Licia. »
Amicleo lo nomarono ancora da Amicla, luogo
nell'agro spartano, dove al nume edificato era un
tempio insigne per ricchezza e per lavoro.
Col nome di Carneo si trova frequentemente A-
pollo mentovato dagli scrittori e specialmente da
CaUimaco: alcuni rintracciano il motivo di questo
nome in Carno figliuolo di Giove e di Europa, che
fu educato dal nume, altri in diversa favola che
per brevità tralascio.
Timbreo afferma Strabene che fosse chiamato da
Timbra, luogo prossimo a Troia, dove vogliono che
Achille, essendo da Paride ucciso, fosse inventata
ìa favola che Apollo dirigesse l'arco dell'imbelle
figlio di Priamo, perchè ivi un tempio gli sorgeva.