Page 264 - Lezioni di Mitologia;
P. 264

252
                      Di Augusto dopo l'Apollineo     strale.
                      Vinci,    R-oma, pel nume. Antonio fugge:
                      L'acque Jonie portar lo scettro infranto.
                      Cesar stupito dall'Idalia stella
                      Grida: Son nume: del mio sangue è fede
                      Questo. —    I Tritoni accompagnar col canto

                      La voce, e plauso dier le dee marine
                      Alle libere insegne intorno. Al Nilo
                      Fugge l'infamia dell'Egitto, e solo
                      Le lascia arbitrio della morte   il Fato.
                      Ahi! trionfo miglior fora una donna
                      Per quelle vie che incatenato scorse
                      Giugurta. Avresti, o Febo, onor di tempio,
                      Che dieci navi nel Leucadio flutto
                      Uno strale domò dell'arco eterno.
                                          Properzio, libro iv, eleg.  vi.




                   * Callimaco può averne somministrata l'idea. Vedi l'Inno so-
                 pra Apollo, che  si legge in fine della Lezione Decimaquinta.
   259   260   261   262   263   264   265   266   267   268   269