Page 324 - Lezioni di Mitologia;
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               bianco e da un nero, ovvero da bovi. Per testimo-
               nianza   di  Festo  ,  anche  il mulo univasi al carro
               della  diva.  Ippolito Pindemonte    dice  con  molta
               leggiadria in una sua Canzone alla Luna:

                       « L'Ore in oscuro ammanto

                         E con viole ai crini
                          T' imbrigliavano intanto
                         I destrieri divini,
                          E sull'apparecchiata argentea biga
                         II silenzio sedea tuo fido auriga.  »

               Ecate   fu da molti reputata lo stesso che Diana e
               la  Luna. Non è qui luogo di discutere       1' origine
               di  questa  opinione.  Osserverò solamente che     se-
               condo Esiodo, che ha conservata      Y antica sempli-
               cità  delle favole, questa prima era figlia di Aste-
               ria, sorella di Latona e moglie di Perseo.
                  Titania  fu  cognominata Diana,     perchè da uno
               dei Titani nata.
                  Partenia  sì disse  dall' amor della castità , o più
               propabilmente da Partenio monte di Arcadia, atto
               alla caccia, occupazione favorita di questa dea.
                  Lucifera, o Portaluce cognominavasi, e nei Mo-
               numenti Inediti di Winkelmann per ciò espressa      si
               vede colla face e col cane.
                  Illitia  presso  i Greci appellavasi  ,  perchè negli
               acerbi dolori del parto invocata.
                  Orifea  la nominavano      perchè le sommità dei
                                           ,
               monti sacre le sono, e sotto questo titolo ebbe un
                                                      .
               tempio presso   gli Argivi.
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