Page 319 - Lezioni di Mitologia;
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             Placare le cognate ombre col sangue,
             Empiamente pietosa.    Il crudo foco
             Risplende, e grida:      fatai rogo, avrai
             Tu le viscere mie? — Già colla destra
             Crudele afferra  il ramo, e innanzi all'ara
             Dei sepolcri  si prostra, e dice:    dee.
             Dee della pena, al sacrifìcio orrendo
             Rivolgete la fronte: ecco un    delitto
             Vendico, e faccio: con la morte espio
             Morte, e colpa novella a colpa aggiungo.
             Ahi tutta pera in ammassato pianto
             La scelerata casa! Eneo felice
             Godrà del figlio la vittoria, e solo
             Testio starassi nella muta casa?
             Né piangerete entrambi? Ombre fraterne.
             Alme recenti,  i lagrimati  uffìcii
             Sentite: abbiate per le tombe un dono,
             Un dono grande,    il  figlio mio, di questo
             Percosso petto scelerato pegno..
             Ahimè, dove son tratta? ah voi,     fratelli,
             Perdonate a una madre: a tanta impresa
             Mancan le mani    : meritò la morte,
             Io lo confesso, eppur ch'egli è mio    figlio
             Sento: dunque vivrà del vostro sangue
             Vincitore crudele,  e re superbo?
             Voi poca polve e nude ombre sarete:
             Io lo vedrò? pera, l'iniquo pera,
             E tragga nella sua ruina    il padre,
             La patria,  il regno: ed io son madre: ahi dove,
             Dove sono   i pietosi antichi voti!
             Cara memoria del dolor materno,
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