Page 316 - Lezioni di Mitologia;
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                     Feminea destra impari: anche Diana
                     Lo difenda coll'armi. — In queste voci
                     Il superbo prorompe, e quindi innalza
                     D'ambo le mani la bipenne incerta,
                     E  si rizza sui pie  : lasciava appena
                     L'alzata scure le tremule dita
                     f he all'audace  il cinghiai s'avventa, e sbrana
                     L'inerme ventre. Cade Anceo; la terra
                     Colle fumanti sue viscere bagna.
                     Verso la belva d'Ission la prole
                     Iva, allorché Teseo  gli grida:     cara
                     Metà dell'alma mia, ferma; da lungo
                     Star  si lice anche  ai forti  : e giacque Anceo
                     Per valor temerario. — Ai     detti aggiunse
                     Strale potente del seguace voto,
                     Ma di pioppo s'oppon frondoso ramo.
                    Yibra un dardo Giasone ancora:      il caso
                    Lo porta al tergo del fidato cane.
                    Che   si volge  al signore e muor latrando.
                    La man di Meleagro ebbe diverso
                    Fato: in terra la prima asta configge,
                    La seconda nel tergo. E mentre volge
                    La belva inferocita   il corpo in giro,
                    E con roco strider versa    il novello
                    Sangue e la spuma, Meleagro       irrita
                    Il suo nemico, e nell'avverso fianco
                    Nasconde   il dardo. Ecco  di plauso un grido
                    Le gioie attesta dei compagni: e chiede
                    Toccare ognun la vincitrice destra.
                    E  lui, che tanto della terra ingombra,
                    Miran stupiti, e l'accostarsi appena
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