Page 448 - Lezioni di Mitologia;
P. 448
436
gavano nella scritta, quando avevano ricevuti in
dote tre talenti, che equivalgono a quasi tremila
ducati veneti. Avevano un sacerdote in un uomo
detto Stefaneforo, perchè coronato andava alle ceri-
monie, ed era eletto dal concilio delle sacerdotesse
della Gran Dea chiamate Miste. Il signor D'Han-
carville ha preteso di escludere questa opinione, ma
il famoso Visconti ha combattute le ragioni del cri-
tico francese.
Si celebravano le Tesmoforie nell'undecimo giorno
del mese detto dai Gveoì ^ianepsione , cìi equiYaìe
al nostro settembre. Ascendevano ad Eleusi, e per
memoria delle leggi a Cerere dovute, portavano sul
capo libri legali, come si ricava dallo Scoliaste di
Teocrito. Si astenevano dall'opera di Venere per
alcuni giorni, e gran rimedio alle voglie impudiche
credevano il dormire sopra le foglie di vetrice. Man-
giavano ancora l'aglio per studio di castità. Per
togliere ancora il sospetto dell'impudicizia, le donne
che ministravano alle cose sacre erano alimentate
a spese pubbliche in un luogo, che perciò Tesmo-
forio era detto. Era sacrilegio l'usar corone di fiori,
perchè a Cerere rammentavano le sventure della
rapita figlia, e con eguale rigore proibivasi di man-
giare il melagrano , giacché Proserpina , per aver
mangiato questo frutto, non potè ritornare agli am-
plessi della madre e alla luce. Digiunavano per un
giorno, sedendo presso il simulacro della dea, o per
astenersi dai suoi doni, o per timore della carestia
già da lei mandata sulla terra.
Alcuni, e fra questi Teodoreto e Cieraente, hanno