Page 453 - Lezioni di Mitologia;
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              Venere lieta di sua frode: in core,
              Conscia di tanto furto, essa misura
              Del rapitor l'inusitata gioia,
              E già piega  il crudel Caos, e vinto
              Dite,  le trionfate ombre conduce
              Retro  al suo carro. In molti   giri  il crine
              Diviso dairidalio ago   si volge:
              Fibbia sudata dal marito industre
              Sospende al fianco la purpurea veste.
              Lei la Regina del Liceo seguiva,
              E la potente, che dell'asta all'ombra
              Sicure fa le Pandionie rocche;
              Una ministra della guerra,   e l'altra
              Terror di belve: è nel cimiero aurato
              Tifon scolpito, che nell'ima parte
              Vivendo par che con la morte scherzi:
              S'inalza al cielo con terribil giro
              L'asta qual selva. Col splendido manto
             Alla Gorgone adombra      il crin fìschiante.
             Dolce è r aspetto di Diana, e molto
             Fratello era nel viso, e vedi   i lumi
             E  le guance di Febo:    il sesso solo
              Gli distingue. Splendean le nude braccia;
             Dell'indocile chiome all'aura lievi
             L'error permette:   il certo arco è disteso:
              Ozii ha lo  strale, e dietro al tergo suona
             La pendente faretra: in doppio cinto
             Tutta s'increspa la Gortinia veste,
             Che scende sino    alle ginocchia, ed erra
             L'instabil Delo nel commosso stame.
                                  (Seguita nella Lezione vegnente.)
              NiccoLixi. Lez. di MU.  ecc.            56
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