Page 500 - Lezioni di Mitologia;
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I tespiesi celebravano una festa in onore di Cu-
pido, nella quale vi era il premio non solo pei mu-
sici, ma ancora per gli atleti.
L'Amore in Elide vedevasi sullo stesso piedistallo
delle Grazie alla diritta di loro.
In Egira l'Amore alato stava in una piccola cap-
pella accanto alla Fortuna, probabilmente per si-
gnificare che in amore la fortuna giova più della
bellezza.
L'Amore è stato rappresentato sotto forme va-
rie all'infinito. Una delle sue immagini più dotte
è quella del Gabinetto di Stosch, che l'offre tenente
un gruppo di chiavi in mano, che egli è il padrone
ed il guardiano del talamo di Venere, come Euri-
pide si esprime. Rappresentato in questa maniera
l'Amore era chiamato vj^ji^ov^o? o chiavigero.
Si rappresentava ancora l'Amore con gli attri-
buti di tutte le grandi divi^nità per denotare l'es-
tensione e l'universalità del suo impero. Possiamo
convincercene in un basso rilievo incognito del Pa-
lazzo Mattei, sul quale si veggono dodici piccoli
Amori, dei quali il primo porta la clava di Ercole
sulla spalla, e il secondo il martello di Vulcano,
L'Amore sotto la figura di Giove è in piedi nel
appoggiato sopra un cippo , o colonnetta
mezzo ,
quadrata, secondo il costume degli eroi, e tiene il
fulraine nella mano,
L'Amore, secondo l'espressione di Plutarco, è il
compagno delle Muse, delle Grazie e di Venere.
Una gemma del Museo Fiorentino ci offre Amore
che naviga sopra un'anfora, e questa immagine