Page 551 - Lezioni di Mitologia;
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mi antichi. Cavavasi per questo oggetto una pro-
fonda fossa coperta di un intavolato fornito di una
quantità di pertugj a modo di crivello: occultavasi
sotto questo la persona che ricever dovea il tauro-
bolo, ornata di ricca veste, corona d'oro e sacre
bende, e sopra il tavolato conducevasi il toro, e
altra vittima se v'era annessa (e per lo più un
montone, delle volte ancora un caprone) ed ivi si
scannavano in modo che il lor sangue per quei
fori piombasse come pioggia addosso al devoto, e
da capo a piedi lo tingesse. Rimosso indi il cada-
vere dissanguato della vittima, ascendeva sul paleo
tutto di sangue grondante il tauroboliato, che me-
diante tal bagno, si credeva purgato d'ogni delitto,
rinato a miglior vita, e la moltitudine l'adorava in
distanza qual persona sacra ed amica degli Dei.
Assai di Rea, o Cibele. Saturno marito di lei si
presenta alle nostre ricerche.
Ora di Celo, or dell'Oceano, or della Terra, ora
di Teti figlio lo fanno gli antichi. L'opinione più
comune è quella di Esiodo che ne attribuisce l'o-
rigine a Celo ed alla Terra.
Giunto questo dio all'adolescenza udì dalla ma-
dre che il genitore avea nel Tartaro precipitati i
Ciclopi, e ciò non sopportando, ordì pei consigli
materni insidie contro Celo , lo incatenò , gli fece
quell'oltraggio ch'egli poi sofierse da Giove, ed a-
vendo liberato i fratelli, ottenne facilmente da loro
di succeder nel regno del padre.
Oltre i Ciclopi, per fratelli egli aveva i Centi-
mani, l'Oceano, Ceo, Orio, Iperione, Teti, Tebe,