Page 616 - Lezioni di Mitologia;
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               tradimento  ,  e respinse dal suo   cospetto l'infame
               principessa, e lasciò Nisa. Scilla volendolo pur se-
               guire  si gettò nel mare, e fu cangiata dagli Dei in
               allodola, e suo padre in isparviere, che piombò su-
               bito sopra la figlia per  lacerarla. Coloro che vo-
               gliono spiegar  coli' istoria la favola, dicono che nel
               purpureo capello di Niso sono significate le chiavi
               della città consegnate da Scilla a Minosse.
                 Nell'Inferno egli era, secondo gli antichi, il pre-
               sidente della Corte infernale, e a lui spettava di giu-
               dicare delle cose che erano dubbie.
                 Omero ce lo presenta con uno scettro alla mano
               sedente in mezzo   all' ombre, dalle quali  si trattan
               le cause alla sua presenza.
                 Virgilio dice che agita l'urna fatale, nella quale
               stanno chiuse le sorti umane   ; cita l'Ombre al suo
               tribunale; esamina la loro vita; indaga tutti i loro
               delitti.
                 Radamanto    ,  cui la Mitologia assegna  gli stessi
               genitori, fu anch'esso per la sua prudenza ed amore
               del giusto stimato degno    di tanto  uffizio.
                 Focilide lo  celebra come l'uomo     il più tempe-
               rante: certamente giustissimi furono sempre riputati
               gli antichi reggitori di Creta,  e  le  leggi  di quel-
               r isola famosa   servirono  di norma   al  divino  Li-
               curgo.
                 Nell'Inferno gli attributi del fratello di Minos così
               da Virgilio sono esposti:


                  « Questo è di Radamanto      il tristo regno,
                    Là dove egli ode, esamina, condanna,
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