Page 621 - Lezioni di Mitologia;
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        frutti di quel clima beato; secondo altri è un fonie
        dell'Arcadia vicino  al monte   Cilleno, che cadendo
        da una    rupe altissima dopo poco cammino fra       i
        macigni, cadeva nel fiume Grati.
           L'acqua ne era mortale, secondo Pausania, agli
        animali ed all'uomo, ed aveva la proprietà di spez-
        zare  i vasi di ogni  terra e  di qualunque metallo.
        L'unghie sole del cavallo resistevano alla sua forza.
        Credono che Alessandro fosse con quest'acqua av-
        velenato. Questa    proprietà può senza dubbio aver
        dato causa   alle menzogne dei poeti; come all'uso
        che ne facevano per provar la reità, o l'innocenza
        degli accusati  , ascriver conviene tutto  ciò che fu
        immaginato intorno    al giuramento degl'Immortali.
           Oocito ancora varcar    si dovea   dal popolo del-
        l'ombre. Questo fiume riscontra, secondo Platone,
        Flegetonte nella palude Acherusia, ma non mescola
        con esso  le sue onde. Favoleggiarono che Plutone
        ruppe la fedeltà   giurata a Proserpina con una     fi-
        glia di questo fiume, chiamata Minta, che fu dalla
        regina  dell' ombre convertita in un' erba cui diede
        il nome. Omero lasciò scrìtto neW Odissea che que-
        sto fiume  si perde con   Flegetonte nell'Acheronte,
        e che non è che un rivo di Stige.     Il nome di esso
        deriva dalle querele e dai pianti onde riempiono le
        sue rive  1' ombre  dei malvagi. Di Flegetonte sap-
        piamo solo che vi sgorgavano torrenti      di fiamme,
        e che gli erano corona le carceri dei condannati da
        Radamanto.
           Dirò adesso di Nemesi, che vendicava gli oppressi
        in vita, dai superbi.  Oosì  se ne parla in un inno
              NiccoLiNi. Lez. di Mit.  ecc.           77
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