Page 624 - Lezioni di Mitologia;
P. 624
612
Visconti così illustra una statua di Nemesi del
Museo Pio dementino.
« Quando la penna di un antiquario ha da ver-
sare sull'esposizione di un argomento interessante
e sicuro, acquista egli allora una più viva confi-
denza nella sua facoltà, e si dimentica delle taccie
di frivolo, immaginario, che sogliono darsi da'
belli spiriti a questo genere di letteratura.
» La bella statuetta della dea Nemesi, che pre-
sentiamo in questo rame, ha certamente i surrife-
riti caratteri per incoraggirne l'espositore. Le fi-
gure di Nemesi sono assai note nelle greche me-
daglie, specialmente di Smirne, ove erano venerate
due Nemesi in un tempio, che gareggiava in ma-
gnificenza ed in ricchezza coli' Efesino.
» Queste immagini ne'medaglioni così ben si dis-
tinguono, che vi si ravvisano tutti quei simboli che
gli antichi attribuiscono a questa nemica dei superbi,
avuta per la persona allegorica della divina indigna-
zione, e della giustizia distributiva dei Numi, che
perseguitava i delinquenti sin anche nella quiete
del sepolcro.
» La misura del cubito era il primo e il più
caratteristico dei suoi simboli, col quale non sola-
mente la giustezza indicava della restituzione, ma
accennava a' felici la giusta misura, onde non abu-
sare de'lor beni e del loro potere. 11 freno le pen-
deva dalla manca, simbolo di moderazione, special-
mente nelle parole: alle volte stringeva un ramo
di frassino, inteso pel flagello onde percuotere i de-
linquenti. Tutti questi distintivi s' incontrano in va-