Page 647 - Lezioni di Mitologia;
P. 647

C35
             Cominciaro a sprezzar l'aure vicine,
             E  le palme sabine:
             Io senato  di regi
             Su  i sette  colli apersi:
             Me ne gli   alti perigli
             Ebbero scorta e duce
             I romani consigli:
             Io coronai d'allori
             Di Fabio le dimore
             E  di Marcello  i violenti ardori:

             Africa trassi in sul Tarpeo cattiva,
             E per me corse    il Nil sotto le leggi
             Del gran fiume latino:
             Né si schermirò   i Parti
             Di fabbricar trofei
            Di lor faretre ed archi:
            In su le ferree porte infransi   i Dacì,
            Al Caucaso ed al Tauro      il giogo imposi:
            Alfin tutte de' venti
            Le patrie vinsi:  e quando
            Ebbi sotto   a' miei piedi
            Tutta la terra doma,
            Del vinto mondo     fei gran dono a Roma.
          So che ne' tuoi pensieri
            Altre  figlie  di Giove
            Ragionano d'imperi,
            E de le voglie tue fansi reine.
            Da lor speri venture alte e divine:
                                                          *
            Speran per loro   i tuoi superbi carmi
            Arbitrio eterno in su l'età lontane;
            E già dal loro ardore
   642   643   644   645   646   647   648   649   650   651   652