Page 650 - Lezioni di Mitologia;
P. 650
038
E con le stragi de le turbe perse
Tingendo al mar di Salamina il volto,
Che ancor s'ammira sanguinoso e bruno.
Io vendicai l'insulto
Fatto su l'Ellesponto al gran Nettuno.
Corsi sul Nilo, e de l'egizia donna
Al bel collo appressai l'aspre ritorte,
E gemino veleno
Implacabile porsi
Al bel candido seno :
E pria ne l'antro avea
Combattuta e confusa
L'aifricana virtute,
E al Punico feroce
Recate di mia man l'atre cicute.
Per me Roma avventò le fiamme in grembo
A l'emula Cartago,
Ch'andò errando per Libia ombra sdegnata.
Sinché per me poi vide
Trasformata l'immago
De la sua gran nemica:
E allor placò i desiri
De la feroce sua vendetta antica:
E trasse anco i sospiri
Sovra l'empia ruina
De l'odiata maestà latina.
Rammentar non vogi'io l'orrida spada
Con cui fui sopra al cavalier tradito
Sul menfitico lito:
Nò la crudel che il duro Cato uccise.
Né il ferro che de' Cesari le membra