Page 648 - Lezioni di Mitologia;
P. 648

636
                    Infìammata tua mente
                    Si crede esser possente
                    Di destrieri e dì vele
                     Sovra la terra e l'onde,
                    Quando tu giaci in pastorale albergo
                    Dentro l'inopia, e sotto  pelli irsute:
                    Né y'è chi a tua salute
                    Porga soccorso:    io sola
                    Te chiamo a novo e glorioso stato.
                    Seguimi dunque, e l'alma
                    Col pensier non contrasti a tanto invito;
                    Che neghittoso e lento
                    Già non può star su l'ale il gran momento. —

                  Una felice donna ed immortale,
                    Che da la mente è nata de      gli Dei,
                    (Allor risposi a  lei)
                    Il sommo impero del mio cuor      si tiene,
                    E questa   i miei pensieri alto sostiene,
                    E  gli avvolge per entro   il suo gran lume.
                    Che tutti  i tuoi splendori adombra e preme:
                    E se ben non presume
                    Meritare  il mio crin  le tue corone,
                    Pur su l'alma   i' mi sento
                    Per  lei doni maggiori
                    Di tutti  i regni  tuoi,
                    Né tu recarli, né rapirli puoi,
                    E come non comprende       il mio pensiero
                    Le splendide venture.
                    Così  il pallido aspetto ancor non scorge
                    De  le misere cure:
                    L'orror  di queste spoglie
   643   644   645   646   647   648   649   650   651   652   653