Page 643 - Lezioni di Mitologia;
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rizia, perchè, perduti i simboli distintivi, che la
dea suole avere nelle mani e sugli omeri , sieno
stati ad altro significato addetti , o perchè la per-
secuzione degl'Imperatori Cristiani si accendesse alla
resistenza del Senato romano, ad abolire ogni mo-
numento di questa idolatria.
» Fra i pochi che ne restano in marmo, se pic-
colo per mole, assai stimabile per l'invenzione, as-
sai elegante per la maniera è il nostro.
» Esprime una vittoria navale coll'appoggiare il
piede su di un rostro di nave, ad esempio di quella
che si vede nelle medaglie. Non perciò è priva del
suo trofeo , quantunque da alcuni possa credersi
più adattato alla Vittoria terrestre, come inventato
appunto a segnar il luogo della fuga dei nemici.
Forse la vittoria, alla quale spettava il nostro mo-
numento, fu riportata per terra e per mare, o forse
ancora il trofeo non indica uno di quelli che si
ergevano sul campo di battaglia, ma uno di que-
gli altri, dei quali i templi, i portici, gli archi, i
palagi si decoravano. E tanto proprio della Vitto-
ria il trofeo, che un greco autore non l'ha altri-
menti definita che per l'ottenimento del trofeo me-
desimo N/xn n T/soffataxta, la Vittoria e la possessione
del trofeo,
» Bene a proposito l'artefice del nostro marmo
ha dunque preso il partito di farla riposare sul trofeo,
per indicare la sicurezza prodotta dall'aver volto
in fuga e disarmato i nemici. A questa espressione
di sicurezza parebbe che possa alludere la situa-
zione del braccio sinistro sul capo, se una statuetta