Page 715 - Lezioni di Mitologia;
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Si celebravano nell'Arcadia in un bosco, ove ere-
devasi il sepolcro di Esculapio, i giuochi ogni cin-
que anni, ma i templi più famosi del nume erano
in Pergamo e in Tetrapoli. Narra Strabone che in
questa ultima città, situata fra i Carii e gl'Ionii
era il mentovato edifizio sempre ripieno di amma-
lati, e le pareti coprivano innumerabili tavolette ,
ove erano scritte le malattie e i nomi di quei cre-
duli, che stimavano essere stati coll'aiuto del nume
guariti.
Il culto di Esculapio fu portato in Asia da Epi-
dauro, secondo riferisce Pausania nelle Corintiache,
dove poco prima, in Titano, descrive la statua di
questo dio velata di un gran panno (di modo che
si vedeva solamente la faccia, le mani, i piedi) che
pare però differente dal solito pallio, che si vede
nel rovescio del medaglione di Vero pubblicato dal
Buonarotti, e che vien descritto da Tertulliano, per
ornamento delle statue di Esculapio.
In quanto al bastone col serpente avviticchiato,
racconta Igino che Esculapio se ne servisse per am-
mazzare il serpente, e vien così descritto da Apu-
leio — Diresti che del dio medico nel bastone
:
che porta nodoso per rami mezzo potati, fosse at-
taccato un serpente generoso , con lubrico ravvol-
gimento. — Ciò veniva preso per simbolo degli
aiuti che alla natura umana deve dare la medicina,
particolarmente con i preservativi, onde si vede solo
nelle monete di Coo città a lui consacrata ; e Pau-
sania dal serpente avviticchiato allo scettro, in mano
a due statue del bosco di Trofonio , dice che da