Page 859 - Lezioni di Mitologia;
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indotto gli antichi, intesi ognora a rilevare e con-
dire tutte le piacevoli sensazioni che la natura for-
nisce a decorar le scaturigini delle sacre acque
colle immagini delle Ninfe dormenti: quindi cotanti
simulacri di siffatte semidee tutti giacenti, e in atto
di reclinar suU' urne le addormentate cervici. A
queste eran talvolta soscritti dei gentili epigrammi,
che raccomandavano silenzio e quiete per non de-
starle.
Gli accennati simulacri non sogliono vedersi
»
col serpe: ho perciò distinto la presente figura col
nome di ninfa Bacchica per esser fornita di questo
simbolo Dionisiaco. Dorme però ed è cinta di un
gran serpe la ninfa di un fonte in un bassorilievo
del Palazzo Giustiniani, ove è rappresentata la pu-
nizione di Penteo per aver tentato di proscrivere
i Baccanali. Un angue striscia pure sul petto di
una piccola ninfa, che dorme appoggiata all'urna,
simile in atto alla pretesa Cleopatra di questa Col-
lezione, e di un' altra che è ancor senz' urna come
la nostra, edita fra le statue di Dresda. Tutto ciò
prova la ragionevolezza della proposta denomina-
zione, e nello stesso tempo dimostra quanto andas-
sero errati coloro che per nobilitare con qualche
celebrata avventura la rappresentanza di questo
marmo pretendevano ravvisarvi Olimpiade , la
,
madre del gran Macedone, col serpe in cui si pre-
tese trasformato per amor di lei Giove Ammone.
» Più al caso parrebbemi di far ricerca perchè
la nostra statua sia senz* urna, consueto attributo
delle Ninfe, e perchè più vestita dell'altre statue