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quale non oltrepassa la mediocrità, è ancora una
conferma alla congettura proposta.
SILENO.
» Nel grazioso bassorilievo rappresentante Sileno
tutto ravvolto in una pelle di pantera e calzato
i
pie di coturno son degne di qualche attenzione la
vivacità della mossa, la naturalezza deirespressione,
la facilità e l'eleganza dello scalpello. Gli orecchi
umani distinguono il nutritore di Bacco dalla torma
dei Fauni, e le striscie di cuoio che stringe nella
manca trattengono alcun poco lo sguardo dell' os-
servatore. Nelle feste licee del dio Pan si usavano
simili striscie, colle quali nelle licenze di quei giuo-
chi percuotevano quelli che incontravano, special-
mente le donne che speravano riportarne fecondità.
Quindi Silio Italico descrive con, questa sferza il
nume d'Arcadia.
» La destra scherza lascivamente movendo i ta-
gliati velli Tegeatici delle capre nei giuochi festivi
per le strade. Dal costume greco furono imitate
dai Romani le solennità lupercali istituite da Evan-
dro. La connessione di Sileno con Pan non ha bi-
sogno di esser provata: il nome stesso di Fauno è
corrotto dal greco Pan, e quel di Sileno competeva,
secondo Pausania, a tutti i Satiri, o Fauni, di età
senile. Altri monumenti bacchici rappresentano quin-
di Satiri, Fauni e Sileni forniti di questa specie di
sferza.
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